LE TANGENZIALI
Pedemontana, niente sconto. Per ora
In Commissione Territorio l’audizione dei vertici della società. Il varesino Licata non demorde: «Pedaggio più caro d’Italia»

Si è tenuta oggi, mercoledì 12 dicembre, in Regione la Commissione Territorio che aveva all’ordine del giorno la situazione delle tangenziali di Varese e Como e in particolare la richiesta, avanzata dal consigliere varesino Giuseppe Licata, di ridurre le tariffe. C’è stata l’audizione (su istanza di Licata) del direttore generale di Pedemontana, Sabato Fusco, intervenuto insieme ad Andrea Monguzzi (direttore della funzione tecnica). I vertici hanno spiegato le tangenziali sono state realizzate in project financing con una parte di contributo pubblico e le tariffe previste devono garantire una pianificazione finanziaria che per ora non è possibile modificare.
«COL CANTIERE 17.000 AUTO AL GIORNO»
Tra i temi, ovviamente, anche i dati su percorrenza e costi delle due infrastrutture, con attenzione poi al caso dei cinque chilometri (due in galleria) del tratto varesino, interessato dai lavori che hanno parzialmente bloccato la strada provinciale parallela, scatenando polemiche. Ebbene, il dg di Pedemontana ha spiegato che proprio questo cantiere ha determinato un aumento del 30% del traffico sulla tangenziale di Varese: «Si è quindi raggiunta la cifra di 17mila veicoli al giorno in media». Un risultato giudicato che tuttavia non consente per ora di prevedere riduzioni o rimodulazioni delle tariffe. Ma è stata annunciata la disponibilità a riconsiderare la situazione tariffe a fronte di un quadro finanziario diverso e già da ora la previsione di sconti a favore di chi chi utilizzata di frequenta le tangenziali.
CAPITOLO COSTI
Le opere di manutenzione ordinaria vengono stimate a bilancio per circa un milione di euro complessivo sia per il ramo varesino che per quello comasco.
LICATA NON DEMORDE
«Continuiamo a ribadire - ha commentato Licata, consigliere regionale di Azione Italia Viva - che quello praticato sulle tangenziali della Pedemontana è il pedaggio più caro d’Italia. La conseguenza è che questa infrastruttura rimane molto poco utilizzata a discapito del traffico sulle strade locali, con ripercussioni sulla qualità della vita dei lombardi, sull’ambiente e sulla sicurezza stradale. Per questo ho proposto una riduzione delle tariffe, almeno nelle ore di punta».
«È importante che il dialogo possa ora continuare e giungere a proposte concrete. Le istituzioni del territorio, i Comuni interessati e la Provincia, hanno già manifestato interesse al riguardo e grande disponibilità a sedersi attorno a un tavolo per individuare soluzioni, anche innovative, finanziariamente sostenibili» ha concluso Licata.
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