L’INDAGINE
Pellet a buon prezzo. Ma tossico
Maxisequestro della Gdf a Cassano Magnago. Sigilli anche a tre cisterne abusive di carburante: due persone denunciate

Pellet tarocco e dunque nocivo per la salute. A scoprire l’inquinante contraffazione sono stati i finanzieri di Gallarate che si sono avvalsi nel caso del supporto delle analisi chimiche.
Grazie alle indagini di laboratorio sul pellet sequestrato, infatti, è emerso che, qualora miscelato con materiali nocivi, come le colle per il legno, esso possa produrre danni per la salute del consumatore.
I controlli sono stati svolti in un capannone di Cassano Magnagodove sono stati trovati numerosi bancali di pellet di marche e provenienza diversa che erano esposti per la vendita a prezzi molto concorrenziali.
Un’attenta analisi delle confezioni ha consentito di rilevare che i Paesi di provenienza del citato materiale erano i più disparati (Germania, Spagna, Romania, Francia). Da un’attenta disamina della documentazione d’acquisto e dalle analisi delle caratteristiche tecniche, i finanzieri hanno accertato che non venivano riportate l’indicazione dell’origine, la natura e la provenienza del prodotto in lingua italiana, come invece previsto dalla legge.
A questo punti, le fiamme gialle hanno operato il sequestro amministrativo di 87 tonnellate (pari a più di quattro autotreni) di pellet.
Durante le operazioni di servizio, i finanzieri hanno anche rinvenuto, fra i bancali di pellet e cataste di legna da ardere, nelle immediate adiacenze di un grosso quadro elettrico, quattro cisterne da mille chili ciascuna con all’interno oltre 3.600 litri di gasolio detenuti in violazione delle più elementari norme sulla sicurezza e in assenza di qualunque autorizzazione amministrativa.
Al momento dell’intervento una delle quattro cisterne era pronta per erogare carburante. Infatti, collegata ad una pompa di estrazione artigianale, si trovava un erogatore del tipo in uso ai distributori stradali.
Il proprietario non è stato in grado di dimostrare la legittima detenzione e provenienza del carburante.
Le cisterne e il gasolio sono state sottoposte a sequestro e il titolare dell’attività, inieme con un’altra persona coinvolta nella vicenda, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per ricettazione, sottrazione dei prodotti petroliferi al pagamento delle imposte nonché per violazioni penali alla normativa antincendio.
Le indagini proseguono per appurare la reale provenienza del pellet sequestrato, la composizione del materiale, nonché per accertare la provenienza del carburante sequestrato.
Ampio servizio sulla Prealpina di giovedì 10 marzo.
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