Pendolari della droga. In treno
Controlli a raffica lungo la Saronno-Seregno: 19 persone, tra pusher e acquirenti, finiscono nei guai

Ancora una retata nei boschi alla periferia sud della città, quelli serviti dalle stazioni della linea Saronno-Seregno, spesso utilizzata da spacciatori e tossicodipendenti per raggiungere il Parco Groane, che ormai da tempo si è riempito di pusher e dei loro clienti. Significativo il bilancio dell’ultima operazione compiuta, a più riprese nel corso della settimana, dai carabinieri dei comandi locali, affiancati anche dal personale della Compagnia di intervento operativo del terzo reggimento Lombardia che fa base a Milano e che si è concretizzata in pattugliamenti e verifiche soprattutto nelle aree delle stazioni di Ceriano Laghetto e Ceriano Groane, le prime che si incontrano dopo il capolinea di Saronno e che costituiscono la porta d’accesso al Parco delle Groane. Scali dove è successo che i passeggeri fossero presi di mira, con furti, rapine e aggressioni e dove basta lasciare le banchine per imbattersi in un impressionante panorama di degrado, con sporcizia e siringhe ovunque. Diciannove le persone finite nei guai: i militari hanno innanzitutto arrestato un marocchino di 23 anni, sorpreso mentre spacciava: senza fissa dimora e occupazione, è stato notato mentre consegnava una bustina con un grammo di eroina a un italiano di 44 anni, residente a Lecco, segnalato alla prefettura come consumatore. Denuncia a piede libero, invece per un 26enne brianzolo, di Carugo, per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale. A finire nella rete anche sedici clienti degli spacciatori, che proprio in treno si stavano spostando per fare acquisti.
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