LA STORIA
Peppino rischia lo sfratto dallo Speroni
Lo storico custode dello stadio di Busto Arsizio non avrebbe esercitato l’opzione di rinnovo. Solidarietà degli ultras con uno striscione: “Non si tocca”

“Peppino non si tocca”. Firmato: la Curva. Gli ultras della Pro Patria hanno manifestato con uno striscione il loro supporto a Giuseppe Calderaro, storico custode dello stadio “Speroni”. Dal mese di settembre, infatti, il mitico Giuseppe (di casa – in tutti i sensi – allo stadio da ben 33 anni) dovrà lasciare l’attuale abitazione all’interno del campo sportivo di via Ca’ Bianca. Calderaro non avrebbe infatti esercitato nei tempi previsti l’opzione di rinnovo: l’interessato è però intenzionato a far valere le proprie ragioni attraverso le vie legali.
«Lasciare questa casa mi dispiacerebbe moltissimo – ammette Giuseppe, visibilmente amareggiato –. A questo posto mi legano mille ricordi, a cominciare da mia moglie Rosa, mancata nel 2009. Nessuno si è mai lamentato di me, anzi ho effettuato personalmente tanti lavori di manutenzione. Spero proprio di poter rimanere». E lo sperano anche i tifosi della Pro Patria: Giuseppe è ormai “uno di loro”.
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