PERSONALE SANITARIO
Più soldi a chi resta qui
Un premio per fermare la fuga in Svizzera

È denominato “premio di frontiera” e ne beneficerà il personale sanitario - medici e infermieri - che lavora nelle strutture delle province confinanti con la Svizzera. Lo prevede l’articolo 50 della Legge Finanziaria che ha intrapreso il suo iter parlamentare (non sono annunciati scossoni perché il Governo intende blindare la manovra). Dopo anni di dibattito su come e cosa fare per “zittire” le sirene elvetiche, ecco una misura che potrebbe quantomeno silenziarle.
«GRAZIE GIORGETTI»
La questione è nota a tutti, non solo agli addetti ai lavori: gli stipendi oltre frontiera per medici e infermieri sono più del doppio, a volte il triplo, rispetto a quelli in Italia: inevitabile l’esodo.
«Già c’è una carenza di personale sanitario a livello nazionale, figuriamoci qui con la concorrenza della Svizzera» osserva il consigliere regionale e presidente della Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia, Emanuele Monti, che parla di «rivoluzione» in virtù del “premio” e ringrazia il ministro Giancarlo Giorgetti per averlo inserito nella Finanziaria.
«Con l’onorevole Stefano Candiani abbiamo lavorato molto su questo aspetto» aggiunge il varesino Monti, facendo intendere che la soluzione trovata non era così agevole da orchestrare.
110 MILIONI ALL’ANNO
Fatte le premesse, ecco il dettaglio della manovra. L’incentivo verrà finanziato con 110 milioni di euro l’anno, «destinati a questo e non mutabili», da distribuire sulla platea di migliaia e migliaia di operatori sanitari delle zone di confine. Difficile fare una stima di quanto lieviterà la busta paga, anche se Monti parla di «non meno di 500 euro al mese». I 110 milioni saranno coperti dai frontalieri. I frontalieri? Sì, verranno tassati, con percentuale variabile: dal 3 al 6%, lo deciderà la Regione, degli stipendi netti dei frontalieri di vecchia data (che pagano le tasse nella Confederazione ma usufruiscono del servizio sanitario in Italia) mentre per i nuovi frontalieri vale l’accordo in vigore da luglio (Fisco in Italia). Ma così sarà per tutti i lavoratori italiani all’estero che decidono di beneficiare della sanità made in Italy. Trattandosi di norma della Finanziaria, la traduzione nella realtà sarà affidata a decreti attuativi che- secondo il consigliere della Lega - non tarderanno: «Il premio frontiera ci sarà dal prossimo anno». Ii decreti attuativi dovranno però definire il concetto geografico di «aree di frontiera», non potendo mutuare quello per lo sconto benzina. E lo stesso per la definizione di personale sanitario.
«MISURA ANCHE ATTRATTIVA»
«Questa misura - prosegue Monti - non è solo trattenitiva rispetto al personale che lavora qui, ma anche attrattiva». In effetti, l’incentivo potrebbe indurre medici e infermieri che lavorano altrove a trasferirsi nei presidi a ridosso della Svizzera. «Duplice effetto» ribadisce Monti che sottolinea ancora la collaborazione non solo con Candiani ma anche con gli ordini professionali dei medici e degli infermieri per arrivare a questo. Il premio.
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