LA RICHIESTA
Porto turistico di Stresa: servono ancora 900mila euro
Il Comune incontrerà la Regione: da completare la struttura danneggiata dal vento nel 2019 a poche settimane dalla consegna dell’opera definitiva

E’ di 900 mila euro il costo aggiuntivo per completare il porto turistico di Stresa, fermo dal 28 marzo 2019 quando, per il forte vento, si staccò uno dei due pontili d’attracco a poche settimane dalla consegna dell’opera finita. Una maggiore spesa per sostenere la quale il Comune ha chiesto un incontro in Regione per ii mese prossimo. Sulle modifiche da apportare esiste una perizia, commissionata dalla precedente amministrazione, che ha indicato le modifiche da apportare alla struttura, in particolare alla diga foranea. Prima di procedere alla variante progettuale vera e propria, però, occorrerebbe far effettuare una seconda perizia. Questo l’ultimo aggiornamento fornito dalla giunta durante il dibattito sul bilancio di previsione in Consiglio comunale.
I COSTI E LA CALAMITA’
L’opera, fino ad ora, è costata 7 milioni e 200.000 euro in parte di contributi regionali, in parte di fondi attinti dalle risorse in bilancio del Comune di Stresa. La calamità naturale del 2019 è l’ultima tappa di una serie incredibile di coincidenze negative. Dal primo stop dei lavori sono passati 20 anni. Per accertare se ci siano state inadempienze, in fase progettuale e in corso d’opera, l’amministrazione Severino ha incaricato un legale da più di un anno. Nelle scorse settimane, intanto, sono iniziati i lavori di realizzazione del posteggio al servizio del porto turistico.
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