LA PREMIAZIONE
Cento donazioni, l’Avis li premia
In occasione delle celebrazioni della Giornata del Dono, Avis provinciale Varese ha conferito un riconoscimento a donatori e volontari

Donatori di sangue premiati a Germignaga per la “giornata del dono”. Per il terzo anno consecutivo, sabato 5 ottobre, Avis Provinciale Varese ha conferito il premio “Cento volte Avis”, una menzione d’onore destinata ai donatori che, nell’ultimo anno, hanno raggiunto il traguardo dalla centesima donazione. La donazione numero cento diventa simbolo che rappresenta il dono reiterato e costante. Quest’anno, per la prima volta, in questa occasione si è aggiunto anche “VolontariAvis insieme si può”, un riconoscimento speciale a tutti i volontari Avis: persone che, pur non potendo donare il sangue, donano il loro tempo. Si tratta di persone impegnate a vario titolo all’interno dell’associazione e che sono una presenza altrettanto preziosa e indispensabile per fare in modo che tutto funzioni e le donazioni siano possibili.
CERIMONIA ITINERANTE
La cerimonia di premiazione è itinerante sul territorio e quest’anno (dopo Cassano Magnago e Varese) si è svolta alla colonia elioterapica di Germignaga grazie alla collaborazione di Avis Comunale Luino: la disponibilità è arrivata in concomitanza con una data importante per Avis Luino, ovvero le celebrazioni quest’anno dei 75 anni dalla sua nascita. La premiazione è stata accompagnata da un reading letterario sul dono a cura dell’associazione “Parole in Viaggio”.
I donatori premiati per “Cento volte Avis” quest’anno sono stati in tutto 26 e i loro nominativi sono stati segnalati dalle Avis Comunale del territorio che hanno segnalato anche i 13 volontari che si sono contraddistinti per impegno e dedizione.
«Per noi - dice la presidente di Avis provinciale Varese, Paola Cozzi - si tratta di un appuntamento importante per sottolineare l’importanza del dono, con l’augurio che ciò possa essere di esempio e di ispirazione per altre persone. E’ un’occasione per dire grazie ai donatori e ai volontari, ma soprattutto per ringraziare anche le loro famiglie nella consapevolezza che essere donatori richiede impegno e tempo da dedicare agli altri».
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