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Quando ha visto quelle banconote cadere a terra, il giovane varesino non ci ha pensato due volte: invece di avvisare il legittimo proprietario, ha messo un piede sopra il “bottino” ed è rimasto in coda alla cassa del ristorante giapponese facendo finta di nulla. Poi quando colui che aveva perso quei soldi (450 euro) è uscito, si è chinato velocemente e ha intascato la “mazzetta”, peraltro usando un pezzo da 50 per pagare la cena che aveva appena consumato. Poi se ne è tornato a casa tranquillamente.

Ma alla fine gli è stato presentato un conto molto più salato. Già, perché è stato denunciato per furto, con l’aggravante della destrezza, ed è stato identificato grazie alle telecamere e ai suoi amici.

Nel processo, il derubato (assistito dall’avvocato Michele Lodi) si è costituito parte civile, chiedendogli i danni. E l’imputato (difeso da Antonio Ruggiero e Silvia Mariani), dopo una trattativa fra i legali, ha accettato di risarcire la vittima, restituendogli il maltolto e versando anche un’altra somma a titolo di indennizzo. Per un totale di diverse centinaia di euro. A quel punto il cittadino imbrogliato ha ritirato la querela e così il giudice Marcello Buffa ha pronunciato sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato.

Uno “scherzetto” che, pur senza macchiare il suo certificato penale, lo scaltro amante del sushi non dimenticherà facilmente, anche perché al risarcimento dovrà aggiungere la parcella dei suoi avvocati.

La vicenda risale al gennaio 2022. Finita la cena al Sushi Zero, la vittima del raggiro va alla cassa, paga in contanti e poi rimette nella tasca della giacca la mazzetta di banconote. O almeno crede di farlo, perché in realtà i soldi, 450 euro, scivolano a terra. Lui non se ne accorge, il cliente alle sue spalle, un varesino di 23 anni, sì. Allunga il piede, li copre e attende che l’altro esca; poi li raccoglie e, con nonchalance, paga proprio con quel denaro. Infine mette via il resto e scompare.

Quando il derubato risale in macchina, si accorge di non avere più un euro e torna indietro, ma ormai è tardi. Decide quindi di rivolgersi ai carabinieri, che avviano le indagini e acquisiscono le immagini delle telecamere del locale. Nel video di quella sera si vede chiaramente la scena del furto. Ma come fare a rintracciare il colpevole, che ha saldato in contanti, quindi senza lasciare tracce? A “incastrarlo” sono gli amici che erano con lui, alcuni dei quali hanno pagato il conto con carte di credito e bancomat.

Gli inquirenti riescono così a risalire al nome di colui che è stato immortalato mentre si intasca il denaro. E che peraltro, dopo la cena, aveva rivelato a un altro commensale di aver trovato dei soldi sul pavimento.

Massimiliano Martini

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