L’EVENTO
Il popolo del Pride in piazza. Luxuria: «Varese città ospitale»
Il corteo partito da piazza Monte Grappa verso i Giardini Estensi. Un migliaio i partecipanti
«Sono le manifestazioni più partecipate in Italia e purtroppo anche le meno ascoltate. C’è un popolo intero che non è composto solo da gay, lesbiche, trans, bisessuali, ma da tanti etero solidali: dai nostri familiari, dai nostri colleghi di lavoro, dai nostri amici che chiedono gli stessi diritti. E penso che Varese, con questi Pride dimostri di essere una città ospitale». Così Vladimir Luxuria, madrina del Varese Pride 2025 alla partenza del corteo che questo pomeriggio si è mosso da piazza Monte Grappa per attraversare le strade del centro storico.
Un migliaio le persone presenti in piazza e tra queste anche Gabriele Piazzoni, presidente nazionale di Arcigay. «Chiediamo la piena uguaglianza per tutte le cittadine e i cittadini di questo Paese. Perché l’Italia, purtroppo sconta un forte ritardo: siamo ancora un Paese in cui non abbiamo il matrimonio egualitario, le adozioni per le coppie omosessuali non sono consentite, le famiglie arcobaleno vivono un calvario per riuscire a vedere riconosciuti i diritti di propri figli, le persone trans vivono con grande fatica la possibilità di essere liberamente se stesse».
«La risposta è una Varese diversa che esiste, che c’è ed è numerosa – dice Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese –. Scendiamo in piazza per ribadire con forza il rispetto dei diritti umani. Molti dicono che è una “carnevalata”, ma è il nostro modo di esprimere la gioia. Penso che la comunità LGBT dopo tanta discriminazione abbia diritto a una giornata di festa.
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