Islam
Prime nozze islamiche celebrate da una donna, rivoluzione a Gaza
Ma c'è chi si oppone e chiede che l'officiante sia un uomo

Roma, 5 ago. (askanews) - Da sempre nell'Islam celebrare i matrimoni è funzione riservata ai soli uomini. Non è più così nei Territori palestinesi governati dal presidente Abu Mazen. La "rivoluzione" che pone fine al monopolio maschile in tale ambito è iniziata in questi giorni con la nomina in Cisgiordania della prima donna "Mauzzun"; ovvero l'officiante, unico autorizzato a celebrare i matrimoni tra musulmani.
Tahrir Hammad, questo è il suo nome della prima officiante-donna, dal suo ufficio al tribunale della Shariya di Ramallah controlla fascicoli e carte d'identità, ascolta, domanda e si consulta con i promessi sposi prima di apporre i timbri sui loro contratti di matrimonio, come vuole la prassi religiosa.
Intervistata dalla tv satellitare "al Arabiya", la plurilaureata Hammad spiega di essere stata la prima a sorprendersi dalla storica decisione della Corte Suprema palestinese di accogliere la sua domanda fatta "per la verita con la certezza che sarebbe stata rifiutata", dice.
Hashim e Lina, i primi sposi ad essere uniti da Hammad, sono felici: "La donna palestinese è stata sempre partner del suo uomo nella sua lotta ed anche in famiglia", dice Hisham ai microfoni della tv saudita.
"Le prime nozze le ho celebrate a fine luglio e ne sono molto felice perchè le famiglie dei due sposi non hanno avuto niente da ridire", afferma l'officiante-donna. Ma non sempre la novità è ben accetta: "Proprio ieri, una coppia si è rifiutata di farsi sposare da me perchè sono una donna", conclude, un pò amareggiata, Hammad.
Agli inizi di marzo, in un discorso pronunciato davanti all'Assemblea Centrale palestinese, il presidente Mahmoud Abbas parlando dei progressi registrati in termini di parità tra i sessi aveva promesso: "Non ci rimane altro che nominare una donna officiante".
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