CALCIO
Pro Patria e Varese: ultras “uniti” dai Daspo
Sei disposti a carico di tifosi che erano andati a sostenere la Triestina, con cui sono gemellati. “Cuv 19” e “Skannati Varese” annunciano due anni senza stadi

I Daspo tengono banco sia tra gli ultras della Pro Patria, sia tra quelli del Varese. Vediamo perché.
TIGROTTI GEMELLATI CON TRIESTE
Sei Daspo sono stati disposti dal questore della provincia di Monza e Brianza, Marco Odorisio, nei confronti di altrettanti tifosi della Pro Patria per le intemperanze durante la partita tra il Sangiuliano City e la Triestina, valevole i Play out di ritorno del campionato di calcio di Serie C, girone A, del 13 maggio scorso, disputata a Seregno. Altri quattro Daspo sono stati firmati a carico di supporter della Triestina. I tifosi della Pro Patria erano presenti in quanto la squadra di Busto è gemellata con quella di Trieste.
Nel dettaglio dei sei provvedimenti nei confronti dei tifosi bustocchi, uno è della durata di 8 anni, uno della durata di 6 anni, uno della durata di 3 anni, due per la durata di 2 anni, uno per la durata di 1 anno. I destinatari hanno un’età compresa tra i 22 e i 52 anni, alcuni recidivi in quanto già colpiti da provvedimenti Daspo per fatti specifici avvenuti in altre manifestazioni sportive o con precedenti di penali o di polizia.
In passato erano stati firmati altri Daspo a carico di tifosi della Pro Patria.
BIANCOROSSI COSTRETTI AL FORFAIT
Con un comunicato, gli ultrà del Varese, “Cuv 19” e “Skannati Varese”, hanno annunciato che non saranno presenti alle partite, sia in casa, sia in trasferta. «A seguito delle ultime diffide che ci hanno colpito dopo i fatti contro Bologna e per i non festeggiamenti dello scudetto, ci troviamo costretti a rilasciare questo comunicato, atto ad esporre la nostra impossibilità a partecipare alle partite per i prossimi 2 anni sia in casa che in trasferta». «Pur non potendo sostenere allo stadio - prosegue la nota - non faremo mai mancare la nostra presenza all’esterno, rispettando chi ci rispetta e continuando a coltivare i rapporti umani con i gruppi che intendono il vivere ultras come lo intendiamo noi! Per questo "sistema", che gode nel reprimere e gioca con la libertà delle persone, gli ultras sono i soli colpevoli, ma a noi importa ben poco dei vostri ricatti e soprusi. Il legame creatosi tra fratelli di trincea va oltre la partita e ve lo dimostreremo».
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