FUTURO DA DECIDERE
Pro Patria, Sgai non ha ancora saldato l’acquisto
Il club potrebbe tornare nelle mani di Patrizia Testa che chiede una decisione del gruppo napoletano entro fine mese

Busto chiama, Napoli temporeggia. Il silenzio partenopeo è probabilmente legato alla situazione del Consorzio Sgai, proprietario della Pro Patria ma ancora in stand by non avendo, stando a quanto si è potuto sapere, onorato tutto quello che è previsto nel contratto di acquisto.
INCERTEZZA SGAI
Le ultime voci dicono che non è ancora stato nominato il nuovo presidente del Consorzio, nomina che doveva essere già avvenuta ma così non è stato. E pare pure che la ex presidentessa Patrizia Testa abbia sollecitato, anche recentemente, i proprietari a decidere, possibilmente prima del 31 gennaio, se quel contratto lo vogliono portare a termine oppure se il club deve tornare - per la verità come spera la maggior parte dei tifosi - nella mani della signora Patrizia.
L’AUSPICIO
L’auspicio è che la decisione non sia presa all’ultimo momento per permettere di programmare un minimo di futuro e affrontare con più calma la quotidianità di un’azienda – la Pro Patria, piaccia o no, è un’azienda con tanto di dipendenti - e se vi fosse lo spazio per qualche operazione di mercato. Il d.s. Turotti è sempre sul pezzo ma la sua preoccupazione al momento, e… «Di riprendere il campionato con tutto l’organico a disposizione», le sue parole.
LA SQUADRA
Organico che, ancora ieri, non era al completo con alcuni rientri ma anche alcune defezioni a causa di acciacchi vari. Un altro obiettivo dichiarato da Turotti è quello di arrivare entro metà febbraio ad aver somministrato la terza dose di vaccino a tutti i componenti del gruppo squadra. Un obiettivo raggiungibile anche perché i sentori di un ulteriore rinvio per la ripresa del campionato sono sempre più diffusi. Le ultime indiscrezioni, da confermare, dicono che difficilmente le squadre della Lega Pro torneranno in campo il 23 gennaio, come fissato la scorsa settimana.
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