LA SENTENZA
Pulisce il torrente con la ruspa: 30 giorni di arresto
Agricoltore di Voldomino condannato dal Tribunale di Varese

In un’epoca in cui le bombe d’acqua dal cielo sono frequenti, così come le esondazioni di fiumi e torrenti, quello che è accaduto mercoledì 26 giugno, in Tribunale a Varese può sembrare paradossale e certamente è stato vissuto come ingiusto dall’imputato, un agricoltore luinese difeso dall’avvocato Laura Alezio. L’uomo è stato infatti condannato dal giudice monocratico Chiara Pannone a trenta giorni di arresto e al pagamento di un’ammenda pari a 200 euro per una violazione del Codice dell’ambiente, e cioè per aver movimentato della terra allo scopo di ripulire il letto di un torrente nella piana di Voldomino, con una decisione che è andata al di là della richiesta del pm Marco Brunoldi (venti giorni di arresto e 60 euro di ammenda).
I fatti avvennero nel 2020 e il torrente è quello che scorre accanto alla pista ciclabile. L’agricoltore intervenne per pulire l’alveo del torrente, così che non esondasse in un suo campo, ma anche con effetti positivi per la collettività (tanto è vero che ha sostenuto di essere stato autorizzato a svolgere quell’intervento dal Comune). Un vicino con il quale era in cattivi rapporti denunciò però quel lavoro effettuato con un mezzo agricolo e da lì un’indagine dei carabinieri e il processo che si è concluso ieri (sempre che la difesa non decida di ricorrere in appello). L’avvocato Alezio ha spiegato che non ci fu movimento di terra e che sarebbe stato improponibile procedere alla pulizia del torrente “a mano” e metro per metro.
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