L’ANALISI
Bilancio familiare, quanto pesa affittare o acquistare una casa
Per le locazioni a Milano e Verbania si supera il 30% del reddito, mentre a Varese si conferma un impegno economico del 26%

L’impegno economico per affittare una casa in Italia è aumentato in media nell’ultimo anno dal 26 al 30% del reddito familiare mentre lo sforzo richiesto per l’acquisto è sceso di 3 punti al 18%. Lo indica una ricerca basata su un trilocale condotta dal portale immobiliare idealista, sui dati del quarto trimestre dell’anno scorso, secondo cui in 17 province i canoni di affitto superano il 30% del reddito familiare e Milano è la città dove lo sforzo per l’acquisto è calato di più nell’ultimo anno (-7%).
LE NOSTRE PROVINCE
Sul nostro territorio, Milano è la provincia dove la percentuale del reddito familiare destinata all’affitto è più alta: 40%, in calo di tre punti rispetto al 2023. Segue Verbania con il 32% (+5) e poi Varese con il 26%, il cui dato resta invariato.
IL DATO NAZIONALE
A Firenze la percentuale del reddito familiare destinata all’affitto è la più alta, arrivando al 48%. Seguono Napoli con il 47%, Como con il 36%, Roma e Venezia con il 41% ciascuna, e - come detto - Milano. A seguire, Massa (34%), Vicenza (32%), Verbania e Bologna (31%) si collocano sopra la media nazionale del 30%, alla quale si allineano Verona e Barletta. Negli altri capoluoghi, lo sforzo economico per l’affitto è inferiore alla media nazionale, con percentuali che vanno dal 29% di Brescia, Cagliari, Padova e Bolzano, al 13% di Terni e Vibo Valentia, le città più economiche rispetto alle possibilità degli inquilini. Nel secondo trimestre, più della metà dei centri monitorati ha registrato aumenti. I balzi più significativi si sono verificati a Napoli (9%), Como (8%), Roma e Lucca (entrambe 6%). Tra i principali mercati, si sono registrati aumenti anche a Firenze (5%), Torino (4%), Genova (4%) e Bologna (3%). Le riduzioni più rilevanti a Pesaro (-5%), Massa (-9%) e Bolzano (-11%).
CALA LO SFORZO PER ACQUISTARE CASA
Per l’acquisto, quasi tutti i capoluoghi richiedono meno sforzo rispetto a un anno fa eccezione Belluno che aumenta del 5% e altri 15 centri che non hanno segnato variazioni. La maggiore differenza è stata registrata a Milano e Bolzano, che sono scese di 7 punti. Seguono i cali di Venezia (con 6 punti in meno). A Roma lo sforzo è diminuito di 3 punti, Napoli di 2 punti. Verbania scende dal 30 al 29%, mentre Varese cala di quattro punti: dal 19 al 15%.
«NUOVA SPINTA ALLE COMPRAVENDITE»
Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio studi di idealista, «i mercati delle compravendite e degli affitti sono strettamente legati. Entrambi hanno vissuto un periodo di stagnazione, causato dall’aumento dei tassi d’interesse e dall’aumento dei canoni di affitto». Così, «molti inquilini, di fronte a condizioni sfavorevoli per l’acquisto, hanno preferito rimanere nelle abitazioni in affitto in attesa di condizioni migliori, bloccando così la normale circolazione dell’offerta immobiliare. Tuttavia, la recente riduzione dei tassi da parte della Bce ha dato nuova spinta al mercato delle compravendite, riducendo lo sforzo economico per acquistare casa. Ci aspettiamo che questo cambiamento, insieme all’aumento dell’offerta di abitazioni in affitto, già visibile negli ultimi mesi, contribuisca a frenare l’aumento dei canoni».
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