SOTTO ATTACCO
Assalito da uno sciame. È grave
Il quarantenne è stato punto da un’ape mentre si occupava del suo alveare. Svenuto per choc anafilattico

Attaccato da uno sciame di api non appena ha provato ad aprire i lembi della tuta protettiva: un uomo è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Circolo di Varese.
È accaduto ieri mattina, venerdì 21 giugno, poco dopo le 9 in un fondo di via Mazzini, a Castello Cabiaglio, dove un quarantaduenne di Casciago, F.T., stava occupandosi delle arnie, insieme con uno zio, per prelevare il miele prodotto dalle sue api.
Un’attività che svolgeva regolarmente, in quell’appezzamento distante qualche chilometro dalla sua abitazione di Casciago, operazioni che sapeva perfettamente come portare a termine in piena sicurezza.
Ieri però qualcosa di diverso è accaduto. A quanto sembra dalle prime testimonianze rese ai carabinieri della stazione di Cuvio accorsi sul posto, un’ape è riuscita a farsi strada fino al collo dell’uomo.
È penetrata forse attraverso un foro della tuta o un lembo trovato aperto e lo ha punto. Istintivamente l’apicoltore per scacciarla ha aperto l’indumento protettivo. Mai l’avesse fatto: contro di lui si sono avventate tutte le api dell’alveare, pungendolo a decine. A quel punto ha perso i sensi, accasciandosi a terra.
Una scena terribile, della quale è stato testimone diretto il parente, che si è reso conto della gravità del fatto non appena ha visto F.T. a terra svenuto, vittima dello choc anafilattico.
Per fortuna però la vittima non era sola: di sicuro questo ha consentito di non perdere tempo prezioso, perché dopo averlo soccorso come poteva, lo zio ha allertato i soccorsi.
E a Cabiaglio, a parte i carabinieri, sono subito arrivate ambulanza e automedica del 118, oltre all’elisoccorso di Como che si è posato al campo sportivo del paese, a neppure trecento metri dal luogo del terribile assalto.
Nel frattempo sopraggiungevano anche i vigili del fuoco, gli unici in grado, con le tute protettive, di sistemare e mettere in sicurezza le arnie, evitando altri gravi incidenti.
I sanitari intanto si prendevano cura dell’infortunato direttamente sul posto, stabilizzandolo, prima di trasportarlo all’elicottero, partito subito dopo per il nosocomio varesino.
Qui i medici hanno subito trattato l’apicoltore per le numerose punture, riservandosi la prognosi.
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