L’ESERCITAZIONE
Radioamatori, prove tecniche di trasmissione
Oltre 70 comuni si sono collegati con la prefettura per verificare l’alternativa alle linee telefoniche

Sono oltre una settantina i Comuni della provincia di Varese che questa mattina, domenica 17 dicembre, dalle 9 alle 12 sono stati collegati a turno con la sala operativa della Prefettura di Varese, per testare la funzionalità della rete delle radiocomunicazioni alternative di emergenza (denominata "Rete Zamberletti" in ricordo del ministro varesino che la ideò) coordinata dalla sezione varesina dell'Ari, Associazione radioamatori italiani.
Si tratta del secondo gruppo di enti comunali coinvolti in questa nuova esercitazione, la numero 34 (la prima fase si è svolta il 24 settembre scorso), con prova di operatività delle antenne Vhf collocate in ogni municipio, pronte ad entrare in azione a supporto delle attività istituzionali in caso di calamità che comportino la compromissione del funzionamento della normale rete telefonica sia fissa sia mobile.
«Si tratta di una prova molto importante - ricorda il coordinatore Giovanni Romeo - anche perché vi parteciperanno per la prima volta anche Ferrovienord e Centro comune di ricerche di Ispra, che si aggiungeranno ai tanti enti e istituzioni, tra cui una nave della Marina Militare, da tempo coinvolti nell'esercitazione».
Lo stesso prefetto di Varese Salvatore Pasquariello si è rivolto con una lettera a tutti gli enti interessati ricordando «Che il sistema nazionale della protezione civile si avvale anche dell'Ari per garantire le radiocomunicazioni alternative di emergenza, Rete Zamberletti, a supporto delle istituzioni del territorio al verificarsi di emergenze che possono compromettere la funzionalità della rete telefonica sia fissa sia mobile». Di qui l'invito alla partecipazione attiva con collegamenti e ricognizioni di impianti e dotazioni. Al termine è stata "certificata" la piena funzionalità del sistema e la sua pronta operatività.
La prova locale si affianca a quella nazionale, con il collegamento prima in digitale e poi in fonia tra le prefetture italiane. Il responsabile della rete Giovanni Romeo, varesino, già alla guida dell'Ari locale, ebbe all'epoca dallo stesso ministro Zamberletti, anch'egli radioamatore, l'incarico di coordinare le esercitazioni che si susseguono da un quarantennio. «Con un notevole sforzo organizzativo - sottolinea ancora Romeo - siamo riusciti a garantire test fondamentali per assicurare l'efficienza di un sistema alternativo di radio comunicazioni sempre più prezioso in caso di emergenze, d'intesa con Prefettura, Provincia e Protezione civile: si tratta ora di migliorare ulteriormente l'efficienza di un servizio destinato a rafforzarsi, nel segno di una moderna protezione civile, proprio quella che Zamberletti auspicava».
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