LA SVOLTA
Rancio Valcuvia, rinasce l’ex torcitura
Previsti 100 posti di lavoro. ll complesso rilevato da un colosso dell’utensileria

Oltre cento nuovi posti di lavoro qualificati entro il 2025: ingegneri, progettisti, disegnatori, programmatori, montatori meccanici, tecnici collaudatori, operai specializzati, personale amministrativo e commerciale. L’obiettivo: rettifica di cilindri in metallo duro (in gergo si chiama Widia) e costruzione di macchine innovative per lo stesso scopo.
Una manna insperata per una valle (e non solo) alle prese con la peggior crisi occupazionale dagli anni del boom economico. Senza distruggere un solo metro quadrato di verde ma, anzi, creando i presupposti per riqualificare l’area verde (oltre a un impianto fotovoltaico da 13mila metri quadrati, è previsto l’impianto di un grande frutteto) che circonda l’ex torcitura, cuore del progetto, in fregio alla strada statale e che, che fra primi anni Sessanta e il 2004 ha rappresentato uno dei principali poli occupazionali della Valcuvia.
«Il recupero di una struttura così importante attraverso il ripristino di un’attività industriale che si differenzia dalle solite grandi strutture di vendita è tra i punti qualificanti del progetto». Parola di Giuseppe Niesi, titolare della Cumdi, acronimo di Costruzioni Utensili Metallo Duro Integrale, azienda leader nel mercato dell’utensileria grazie a lavorazioni di rettifica di precisione che non hanno eguali al mondo. Germania, Svizzera, Italia sono i mercati di riferimento, ma la geografia della srl spazia in mezza d’Europa, Turchia e oltre oceano dove i cilindri di metallo duro, cuore della produzione, trovano largo impiego nei settori dell’automotive, dell’aerospaziale, del medicale, della meccanica di precisione in genere.
L’attuale sede di Germignaga (600 metri quadrati) non basta più per rispondere alle richieste del mercato; da qui l’acquisto da una società di torcitura valtellinese dell’area dismessa di Rancio (16mila mq coperti e 55mila a verde), dove sono in via di ultimazione i lavori di sgombero e a breve inizierà la riqualificazione vera e propria affidata allo studio Marchesi Associati di Cuveglio.
Plaude l’amministrazione comunale, anche perchè l’ex torcitura era diventata un pericoloso ricettacolo per malintenzionati. Contenti i giovani e meno giovani che, appena s’è sparsa la notizia, hanno sommerso la Cumdi di curriculum. «A Rancio ci sarà posto anche per cinque aziende complementari alla nostra - aggiunge il titolare - e un centro studi che documenterà l’evoluzione economica della valle nel tempo».
Giunto nel nord del Varesotto dalla Calabria quando era ancora minorenne, Niesi è un imprenditore che s’è fatto da sé: prima lavorando in Svizzera, poi sfruttando competenze e intuizioni per mettersi in proprio: «Ho ricevuto offerte consistenti dalla Svizzera, ma non ho mai accettato: sono italiano e voglio contribuire al bene del mio Paese».
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