REGIONE
Gallera - per ora - salva il posto
A Milano irrompe Salvini che detta la linea: «Si cambia, ma con un progetto complessivo». Rimpasto entro Natale
Giulio Gallera salva il posto, almeno per ora, ma non per troppo. E se l’esponente forzista è ancora l’assessore al Welfare, deve ringraziare Matteo Salvini. Il quale ieri mattina ha fatto irruzione a Milano e ha incontrato a sorpresa i leghisti del suo gruppo consiliare, per affrontare il «problema Lombardia».
Una discesa in campo che assomiglia a un «adesso ci penso io», fra l’altro con vista sulle elezioni amministrative del capoluogo, a cui bisogna arrivare togliendo il fango che in questi mesi ha sporcato la regione locomotiva d’Italia.
Così, di fronte ai suoi rappresentanti che gli hanno manifestato lo scontento per i troppi errori di Gallera, quindi la voglia di molti di disfarsene, Salvini ha tracciato un disegno concorde ma differente: cacciarlo all’istante significherebbe far passare il messaggio che le colpe sono tutte dell’assessore, che quindi sarebbe stato lui ad affrontare da solo l’epidemia, col rischio di farne un martire e ritrovarsi con il cerino in mano di un virus in piena esplosione.
Meglio invece preparare un progetto diverso, che contempli certo un cambio di passo in materia sanitaria, «ma in cui si guardi al dopo Covid - ha detto il leader leghista - dando una visione di dove si vuole portare la Lombardia, di come si voglia rilanciare l’economia».
In pratica, col suo blitz, il “ Capitano” ha reso quasi inutili le successive riunioni delle segreterie regionali di maggioranza, quello che avrebbe dovuto sancire l’immediato avvio del rimpasto di giunta. Ora si varerà un piano diverso, più complessivo. Ma chi si occuperà di stenderlo? La sensazione è che sarà lo stesso Salvini, sceso in soccorso del governatore Attilio Fontana, a prendere in mano definitivamente la situazione.
In questo senso non gli resta troppo tempo: niente decapitazione plateale di Gallera in piazza, ma un rimpasto complessivo - si parla di almeno sei assessori - da completare per Natale, anche prima, forse già per la fine di novembre. Stando alle indiscrezioni, Salvini avrebbe in mente di trovare una figura tecnica per occuparsi della sanità, o forse un intero comitato tecnico, anche se molti lo sconsigliano di farlo.
Starebbe però pensando a un profilo del tipo di Fabrizio Pregliasco, persona operativa e con le doti del comunicatore. Comunicare, d’altronde, è anche una delle cose che è mancata in questi mesi, al netto di errori comunque grossolani. E pure lo staff di Fontana dovrebbe essere rivisitato da cima a fondo. Come confida un leghista, «oggi abbiamo in azione persone valide per un tempo di pace, ma qui siamo in guerra». Può essere, insomma, che si scelga davvero un commissario Covid, anche se sotto traccia la Regione sta già ricevendo aiuti nelle scelte strategiche (come per le Rsa) dall’ex direttore generale della sanità Carlo Lucchina e dalla già senatrice Emanuela Baio. In questo senso Gallera è già stato depotenziato. E, salvo colpi di scena, il suo destino è comunque segnato.
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