INQUINAMENTO
Reti da pesca abbandonate, pescatore indagato
Altri controlli hanno portato a sanzioni per stoccaggio irregolare di oli esausti e commercio di prodotti ittici illegalmente catturati

Duemila metri di reti da posta abbandonate sul litorale a Intra sono stati scoperti e sequestrati dai militari della Guardia Costiera della Capitaneria di Porto di Genova e del Nucleo Guardia Costiera “Lago Maggiore” di Lesa. Gli accertamenti svolti hanno consentito di individuare il responsabile dell’abbandono, un pescatore di professione il quale è stato indagato per il reato di abbandono di rifiuti e segnalato alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Verbania.
IL PERICOLO
Le reti da pesca abbandonate, le cosiddette “reti fantasma”, costituiscono un grave pericolo per l’ecosistema perché permangono nell’ambiente per molti anni continuando a intrappolare innumerevoli esemplari di specie ittiche, ma anche uccelli acquatici e ogni animale con il quale vengano in contatto.
LE ALTRE SANZIONI
Nel corso dei controlli di polizia ambientale sono stati sanzionati anche cinque ristoratori di località rivierasche del lago per l’irregolare stoccaggio degli oli esausti derivanti dalle attività di cucina, con una sanzione di 516 euro ciascuno, sostanze che se disperse nell’ambiente possono avere un elevato impatto sugli ecosistemi. Le verifiche negli esercizi di ristorazione hanno inoltre consentito di fermare un commercio di prodotti ittici illegalmente catturati e posti in commercio. In uno di questi sono stati sequestrati 80 chili di filetti di lucioperca, persico e gardon, e il titolare è stato sanzionato con una multa di 2500 euro per mancanza di tracciabilità e commercio di prodotto della pesca non professionale.
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