LA SENTENZA
Rifiuti illeciti: Verderio assolto
Caso Sap: non ci fu omissione di controllo

Si è tolto un peso l’ex presidente del cda di Sap Modesto Verderio: ieri mattina, venerdì 20 giugno, il giudice Marco Montanari lo ha assolto dall’accusa di non aver vigilato sul conferimento dei rifiuti non autorizzati e di non aver controllato gli ingressi in discarica. Le argomentazioni difensive dell’avvocato Desiré Pagani hanno fatto centro. Assolti per non aver commesso il fatto anche i due coimputati.
ESTATE COVID
I fatti contestati risalgono al 4 luglio del 2020, in piena pandemia: stando a quanto supposto in fase di indagine, quel giorno i due conoscenti di Verderio - non residenti nei comuni che facevano riferimento alla piattaforma ecologica gestita da Sap - avrebbero approfittato del rapporto di amicizia per liberarsi di materiale edile che non sapevano dove altrimenti buttare. L’indomani gli operatori si accorsero dei laterizi camuffati con altra spazzatura e segnalarono subito la violazione alla polizia locale e ai carabinieri forestali di Vergiate. Occorre sottolineare che solo i residenti avevano il badge per accedere alla discarica, quindi le responsabilità erano da cercare solo seguendo due canali: quello dei passaggi attestati dalla tessera e quello di un complice che potesse prestare la tessera a un forestiero. Nell’arco di due giorni vennero controllati più di cento utenti che avevano varcato l’accesso ai siti ecologici. Vigili e carabinieri eseguirono accurate ispezioni anche nei furgoni e nei veicoli intestati ad aziende o ditte che si accingevano a entrare nell’area ecologica pubblica.
IL FUTURO
All’esito delle indagini vennero rinviati a giudizio Verderio e altri due soggetti ma, sottolinea l’avvocato Pagani, «dalle risultanze dell’istruttoria dibattimentale è emerso che il signor Modesto Verderio ha svolto egregiamente il ruolo di presidente pro tempore della Sap, quindi è stato assolto per non aver commesso il fatto». Attualmente ci sono grandi nubi all’orizzonte della municipalizzata che si occupa dello smaltimento dei rifiuti di Lonate Pozzolo, Ferno e dell’aeroporto di Malpensa. Da anni si parla di una fusione con Agesp e la decisione finale dovrebbe arrivare entro fine giugno. L’idea di confluire nella società che fa capo a Busto Arsizio non è stata ancora scartata. Vero è che le amministrazioni vorrebbero conservare l’autonomia pur incrementando l’efficienza del servizio. Per tutti comunque c’è una priorità, a prescindere dalla scelta: conservare i posti di lavoro che sono circa quaranta.
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