L’ALLARME
Rischio capannoni a Tornavento, opposizione all’attacco
Carraro: «Solo un’ipotesi. E siamo consapevoli della valenza ambientale dell’area»

Allarme per la possibilità di un maxi polo logistico a Lonate Pozzolo, nell’area del Campagnone. Insomma, Tornavento rischia davvero di essere trasformato in una distesa inquietante di capannoni oppure si sta correndo troppo? L’opposizione di “Uniti e Liberi” alimenta la comprensibile preoccupazione con la diffusione di una delibera di giunta dello scorso 5 settembre 2024 – e pubblicata il 23 settembre 2024 – in cui l’amministrazione di centrodestra guidata da Elena Carraro – ma il sindaco era assente – ha approvato e dato il via libera ad un interesse di massima ad un PII da parte di un operatore privato. Il progetto contemplerebbe un intervento edilizio con destinazione d’uso produttivo industriale e terziario direzionale su un’area attualmente agricola per una dimensione addirittura di 312560 mq.
IL RISCHIO E L’ATTACCO
Ci sarebbe il rischio concreto che nei pressi della piazzetta, non lontano dal luogo dove si svolge pure la battaglia di Tornavento e a poca distanza dalla sede staccata del Parco Ticino sorgano miriadi di capannoni. C’è l’attacco politico dell’opposizione guidata da Nadia Rosa all’amministrazione di centrodestra ma c’è anche una comprensibile preoccupazione – con forme e modalità diverse – da parte dei residenti per il rischio di una cementificazione e di uno scempio in un’area di valenza ambientale.
LA RISPOSTA
Risponde l’amministrazione Carraro: «Da sempre l’aeroporto di Malpensa sfrutta il nostro territorio senza nessuna preventiva condivisione di idee e progetti e senza che il nostro comune possa avere qualche beneficio in termini economici e non ci sembra un crimine – fermo restando che si parla solo di ipotesi – che l’ente locale possa immaginare una pianificazione territoriale autonoma. Il progetto - prosegue l’esecutivo di centrodestra - dovrà passare al vaglio di altri enti come Parco Ticino e consiglio comunale ma ribadiamo che la delibera è un passo di assoluta trasparenza per verificare la fattibilità del progetto e non per deciderne definitivamente la sua realizzazione». Infine c’è «piena consapevolezza della valenza ambientale dell’area e non accetteremo accordi al ribasso sulla qualità dell’opera e la sua compatibilità ambientale e territoriale e sarà nostra premura coinvolgere la popolazione di Tornavento per valutarne vantaggi e svantaggi dell’opera».
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