L’ELEZIONE
Rudy Collini nuovo presidente di Uniascom Varese
Prende il posto di Giorgio Angelucci. Sfida impegnativa in uno dei momenti più difficili del terziario varesino

È stato un passaggio di consegne all’insegna della continuità quello avvenuto ieri tra Giorgio Angelucci, ora ex presidente di Uniascom Varese, e Rudy Collini che raccoglie la sfida della presidenza in uno dei momenti più difficili vissuti dal terziario varesino. Collini, già presidente di Ascom Busto Arsizio e consigliere nazionale di Confcommercio, è stato eletto ieri dall’assemblea dei soci, e ha già le idee chiare su quali siano i primi passi necessari per poter rimettere in piedi il settore in provincia.
«Il nostro terziario è stato particolarmente colpito durante la pandemia - ha sottolineato il neo presidente nel suo intervento - ma non si è mai arreso. Le aziende non hanno chiuso perchè credono nel lavoro e nel valore delle imprese. Ora però bisogna fare rete sul territorio». Un grande patto, insomma, tra mondo economico, banche comprese, istituzioni e associazioni. «È indispensabile lavorare in squadra - ha spiegato - anche in vista delle risorse legate al Pnrr. Saranno un volano di sviluppo soltanto se verranno elaborati progetti trasversali: il tessuto economico della nostra provincia è pronto».
Il momento, in fondo è propizio, viste anche le imminenti elezioni amministrative a Varese, Busto Arszio e Gallarate. Indipendentemente dal colore politico dei futuri sindaci, Uniascom mette già sul tavolo un documento programmatico per creare sviluppo sul territorio. «I punti che chiediamo di condividere - ha chiarito ieri Collini - crediamo siano fondamentali non solo per supportare il mondo del commercio ma soprattutto per costruire città accoglienti, moderne, attrattive, con servizi efficienti. In questo modo ci saranno ricadute positive su tutta l’economia del territorio». E ad ascoltare le sue parole in platea, c’erano proprio i candidati sindaco delle tre città più importanti della provincia.
Le azioni, dunque, secondo il neo presidente Uniascom, devono essere concrete. Per questo l’associazione sta lavorando, in stretta collaborazione con Vodafone Analytics, per la creazione di un sistema di rilevamento delle presenze nei centri storici e nelle periferie dei principali centri della provincia. «Studiando i flussi delle persone e le loro abitudini di acquisto - spiega Collini - si possono costruire strategie ad hoc e fare scelte precise per incentivare sia i consumi che il turismo. Partiamo da qui. Poi ciascuna Ascom declinerà le esigenze specifiche sul territorio di riferimento». È chiaro che Collini sa che i prossimi mesi non saranno semplici, soprattutto perchè conosce anche i numeri dei bilanci delle aziende. Ci sono attività che, con i lockdown a intermittenza, presentano bilanci 2020 che segnano cali di fatturato fino al 35 per cento. Una perdita che le fa camminare sul filo di lana. Di qui l’appello agli istituti di credito.
«Il nostro messaggio di rete - ha detto il presidente Collini - lo rivolgo anche al sistema bancario, da sempre benzina a supporto della nascita e del consolidamento delle imprese. Il rapporto tra le nostre aziende e le banche è positivo, ma in questo momento vorrei insistere su un punto fondamentale. La preghiera è quella di aiutare le aziende, guardando oltre i meri dati contabili». Collini chiede che si mettano al primo posto «il valore dell’impresa, delle persone e della loro professionalità. Dobbiamo evitare di lasciare al loro destino le imprese oggi più in difficoltà che, a quel punto, sarebbero a rischio di cessazione dell’attività, ma non per demeriti aziendali quanto a causa della pandemia che le ha investite sotto l’aspetto economico finanziario».
© Riproduzione Riservata