SICUREZZA
Sacro Monte protetto. Anche di notte
Intensificati i servizi di pattuglia delle forze dell’ordine contro i vandali e i bivacchi tra le Cappelle

Aveva chiesto di volere bene a quel luogo, l’arciprete. E Al Sacro Monte, dopo la denuncia di alcuni atti vandalici compiuti di notte lungo il viale delle cappelle e dopo l’abbandono di bottiglie e sporcizia attorno al Mosè e vicino agli ascensori, la coscienza civica si è mossa, non solo da parte dei tanti che vogliono bene, bene davvero al borgo patrimonio Unesco.
Le forze dell’ordine non hanno fatto passare un solo giorno, dopo gli Sos lanciati e hanno messo al lavoro uomini e e donne per potenziare il controllo. Di giorno, ma anche di notte.
Con presidi, controlli e servizi che prevedono, anche la sera, giri di pattuglie per fare sapere che quelle stradine non devono e non posso essere in balia di chi beve o imbratta, quando fedeli, pellegrini, turisti e varesini accaniti sportivi hanno abbandonato l’area attorno al Santuario della Madonna Nera.
Il viale del Rosario, 2.200 metri di storia, arte, fede e bellezza uniche, sono di proprietà della parrocchia di anta Maria del Monte, ma inevitabile che l’appello, garbato, velato ma determinato, giunto all’indomani degli episodi vandalici, da parte dell’arciprete, don Sergio Ghisoni, non preveda steccati di territorio statale, della chiesa o comunale. Ecco dunque che con discrezione è stato predisposto un rinforzo dei controlli.
I carabinieri della Compagnia di Varese, comandati dal capitano Marco Currao, hanno subito rinforzato i controlli, la sera in tutta la zona e lungo le strade per giungere al borgo. Una presenza e una azione preventiva essenziale per scoraggiare bivacchi o malintenzionati che potrebbero creare problemi e danni e che è stata resa ancora più incisiva in seguito ad alcuni atti vandalici che hanno riguardato ritrovi non consoni con il luogo sulla balconata del Mosé o, lungo la via Sacra, il danneggiamento delle porticine di ingresso in legno alla quarta e alla nona cappella.
Anche la Polizia di Stato agisce con maggiori controlli: le Volanti, coordinate dal dirigente Jacopo de Angelis, fanno sentire la loro presenza anche grazie ai poliziotti ciclisti (naturalmente in servizio di giorno).
Controlli più capillari, dunque, anche in quelle viuzze e nelle zone boschive dove è difficile arrivare al Sacro Monte, grazie alle bici a pedalata assistita (donate dal cavalier Alfredo Ambrosetti alla Questura).
La Polizia locale, per esempio (comandante Matteo Ferrario, commissario Luca Baroffio come coordinatore dei servizi sul territorio) ha una pattuglia dedicata ai rioni della zona.
L’arciprete don Sergio Ghisoni aveva sottolineato la necessità di «voler bene» al Sacro Monte e, ora che agli occhi dei turisti e dei residenti è evidente una presenza più consistente, seppure discreta come è giusto che sia in un luogo dedicato alla meditazione e alle passeggiate, commenta: «Una maggiore attenzione al nostro Sacro Monte è un segnale importante, che non può che essere apprezzato».
Anche perché il mese mariano, dedicato ai pellegrinaggi, è cominciato e migliaia di fedeli saliranno lungo il viale del Rosario nell’arco di poche settimane.
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