APPROFONDIMENTO
Salute e sicurezza al lavoro, l’impegno dei camici bianchi
«Una scelta che si deve confrontare con l’innovazione nel mondo dell’economia. È dunque necessario confrontarsi con percorsi di formazione all’avanguardia»

Sul fronte della salute nel mondo del lavoro i camici bianchi svolgono un ruolo prezioso, in sinergia con altri protagonisti. Ne parliamo con la dottoressa Giovanna Beretta, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Varese.
È importante la funzione del medico nel mondo del lavoro?
«Il medico è impegnato a tutelare benessere e salute nella società e dunque non potrebbe non ricoprire tale ruolo anche in quella fondamentale realtà che è il mondo del lavoro. Un ruolo significativo, quello dei camici bianchi, che sono attivi sul fronte di prevenzione, diagnosi, trattamento delle malattie legate all’attività lavorativa. Altrettanto irrinunciabile la capacità del medico in positivo nel promuovere la salute nei luoghi di lavoro, sicurezza inclusa».
Quale la cornice in cui si muovono i medici impegnati nel mondo del lavoro?
«La cornice in cui si agisce ogni giorno è quella ampia e articolata della promozione della salute ad ogni livello. Da questo punto di vista, è fondamentale, sul fronte della sicurezza e della salute, che sia garantita la formazione dei lavoratori, un investimento strategico, mirato a migliorare la produttività, la qualità del lavoro, a garantire una costante innovazione. La cultura della sicurezza è un valore da condividere, da incrementare, da diffondere ovunque. Una scelta fondamentale che oggi si deve confrontare con l’innovazione che registriamo nel mondo dell’economia, e che dunque è “provocata” a misurarsi anche con percorsi innovativi di formazione».
Sono pronti i medici nel mondo del lavoro a confrontarsi con la fase di impetuoso cambiamento che viene avanti?
«I camici bianchi operano da sempre, nelle strutture ospedaliere e sul territorio, a diretto contatto con i bisogni reali, con le domande e le necessità di salute che salgono dal basso, e dunque operano, anche nel mondo del lavoro, con un’attenzione costante a mutamenti e novità. Nello stesso tempo, però, noi medici siamo consapevoli che la cura della salute farà sempre più i conti con la rivoluzione digitale, che necessita della collaborazione di tutti gli attori coinvolti, di una formazione continua del personale, di una ricerca clinica comparativa. Partendo dalla sintesi tra attenzione all’umano e trasformazioni, è possibile guardare al futuro “con scienza e coscienza”, protagonisti di quella cultura della salute e sicurezza».
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