ANNO SCOLASTICO
Salva la prima classe a 27 ore alle scuole elementari Dante
Attesa la conferma ufficiale a Lonate Pozzolo, ma un documento confermerebbe la fumata bianca

C’è la certezza diffusa dai genitori, c’è fiducia e ottimismo da parte di scuola e amministrazione comunale, ma manca ancora la comunicazione più importante ovvero l’ufficialità. Comunque si può dire che la classe prima a ventisette ore alla scuola elementare “Dante” di Lonate Pozzolo è salva.
IL DOCUMENTO
Alcune mamme e papà hanno fatto girare un documento che conferma la notizia attesa da tanto. C’è stato un incontro forse decisivo il 3 giugno tra il provveditore agli Studi di Varese, Giuseppe Carcano, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Carlo Carminati”, Maria Pina Cancelliere, la sindaca Elena Carraro, l’assessore alla Pubblica istruzione, Andrea Colombo, e la responsabile dell’ufficio Servizi sociali, Marzia Cesprini, in cui si è concordata la formazione della classe Prima A. Un percorso – in attesa della conferma ufficiale attesa comunque entro breve tempo – che ha comportato inevitabili difficoltà e pure tanta pressione e volontà comune di tutte le parti interessate. Non a caso – si legge nella missiva inviata dai genitori oggi a La Prealpina – «per riuscire nell’intento la scuola ha dovuto rinunciare a un docente in organico mentre l’ente si è impegnato a definire le risorse adeguate al fine di far fronte alle necessità del servizio scolastico da erogare».
IL RINGRAZIAMENTO DEI GENITORI
Attualmente l’amministrazione di centrodestra preferisce mantenere la proverbiale prudenza in attesa della comunicazione definitiva e allo stesso modo la scuola mentre ad anticipare i tempi ci sono i genitori entusiasti della soluzione positiva che si sta prospettando dopo mesi di dure lotte. Hanno scritto le mamme e papà in prima linea per la classe: «Grazie a tutti – dalla dirigente Cancelliere, al sindaco Carraro, al vicesindaco Colombo e all’assessore ai servizi sociali Raffaella Bandera – per l’impegno dimostrato e per la volontà nel trovare una soluzione positiva per noi». Dovrebbero quindi essere cinque le prime – e non quattro – in vista dell’anno scolastico 2025/26.
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