SECOLO DI VITA
Samarate, doppia festa per i cento anni di Rosa
L’abbraccio a Rosa Locarno e la visita del sindaco

Doppia festa a Samarate nella giornata di ieri, sabato 12 luglio, prima nell’abitazione di via Tevere e nel pomeriggio alla pasticceria Castelvecchio per i cento anni compiuti da Rosa Locarno. In mattinata la visita a casa del sindaco Alessandro Ferrazzi in fascia tricolore, del parroco della frazione di Verghera don Francesco Maggioni e di una delegazione della Caritas e più tardi una rimpatriata in pasticceria con una torta speciale alla presenza dei parenti e degli amici più stretti. La famiglia Locarno è di origine vergherese da generazioni ed è molto legata al proprio territorio.
IL LAVORO E I FIORI
Ci sono il figlio Umberto che vive con lei, il nipote Andrea, il pronipote Achille tra i parenti più vicini. Racconta a La Prealpina Umberto Zocchi: «Mia mamma ha lavorato in uno scatolificio nella vicina Gallarate, ha aiutato i suoi genitori nell’osteria – ai tempi era il “Bar Pozzo” di via San Bernardo sempre a Verghera – dove oggi si trova il ristorante pizzeria “Solange” ma ha anche fatto da aiutante nel negozio di elettricista del marito Piero in via Mazzini, insomma ha sempre lavorato». Piero è scomparso piuttosto giovane, nel lontano 1980 ed aveva solamente cinquantasei anni. Rimangono le passioni di Rosa e in modo particolare quelle per l’universo floreale e il giardinaggio ma anche quelle per il cucito e l’uncinetto, è in particolare una persona molto credente, di poche parole, legata alla sua famiglia e con una particolare predilezione per i piatti della cucina lombarda. Tra questi il classico “risotto giallo” con lo zafferano e gli ossibuchi come esempio di territorialità. Un giorno speciale per un traguardo speciale tra visite, ricordi e sorrisi per il primo secolo di vita.
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