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Vispo e arzillo, una foto con il berretto a suggellare l’invidiabile età di 100 anni più 1. Giornata di festa quella di oggi, sabato 25 marzo, nella villetta di via Sciesa, frazione di San Macario.

I famigliari e la comunità hanno festeggiato i 101 anni di Gioacchino Carraro, tutti lo chiamano “Olindo”. Un momento per celebrare questo compleanno speciale con la sua famiglia numerosa e i suoi cari. Ma quella di “Olindo” è una storia molto bella, di quelle persone che sono un tesoro da preservare.

Da ragazzo ha combattuto la guerra d’Africa, è stato prigioniero negli Stati Uniti ma ha sempre mantenuto un forte legame d’identità e appartenenza con quello che è sempre stato il suo territorio. Gioacchino è stato un grandissimo lavoratore ed in modo particolare si è distinto per un impegno durato 33 anni come operaio alla Tovaglieri di Busto Arsizio.

Non sono mancate in lui da sempre una fede molto profonda, e perché no, è un’ottima forchetta.

L’anno scorso ricevette la visita del sindaco Enrico Puricelli in fascia tricolore che per il primo traguardo dei cento anni donò ad “Olindo” una pergamena con i complimenti dell’amministrazione. Vi era infatti scritto: «L’amministrazione comunale esprime al signor Gioacchino Carraro, nato il 15 marzo 1922, vivo compiacimento e fervidi auguri per il raggiungimento del mirabile traguardo dei Cento Anni di Vita”. Olindo è andato oltre, a quota 101, e vuole andare ancora molto oltre.

Matteo Bertolli

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