IL CASO
San Fermo: «Più sicurezza»
Appello dei genitori dopo l’investimento di un ragazzo. «Servono i vigili davanti a scuola»

«La via dei Bambini, pensata apposta per abbellire il percorso fino alla IV Novembre e per garantire ai più piccoli la sicurezza nel percorso casa-scuola, è in stato di abbandono e di degrado: muri imbrattati e mattonelle staccate». Da via Pergine - dove otto giorni fa un ragazzo è stato investito mentre raggiungeva la secondaria Don Rimoldi - al resto delle cose da rimettere in sesto a San Fermo, il passo è breve.
Nel senso che i genitori dell’Associazione di San Fermo hanno ben in mente cosa serve al quartiere e non hanno esitato a mettere nero su bianco le loro richieste.
«Chiediamo - si legge nella nota inviata agli organi di stampa - ai cittadini e all’amministrazione comunale maggiore attenzione. E siamo certi che gli interventi di miglioria e sicurezza stradale, annunciati dal sindaco Galimberti settimana scorsa immediatamente dopo l’incidente, avverranno celermente».
Le azioni su cui i cittadini insistono sono parecchie e, partendo da via Pergine, vanno dallo spostamento delle strisce pedonali sulle quali è avvenuto l’incidente, attualmente a ridosso delle fermate dell’autobus, all’eventualità di mettere dei rallentatori per le macchine, fino alla predisposizione di una segnaletica più evidente, visto che ci si trova nei pressi di una scuola e di un parco giochi.
«C’è poi il tema dei vigili - sottolinea Marco Demontis - Stiamo combattendo per avere una pattuglia nel momento dell’uscita da scuola: sappiamo bene che non è possibile averla tutti i giorni, ma un paio di volte la settimana ci starebbe. Invece, qui mai: fra il tutto e il nulla, c’è in mezzo una gamma di sfumature. Per non parlare dei volontari anziani, il cui servizio è stato soppresso: un vero peccato, e la sicurezza ne risente».
Proprio in virtù di questa scelta, i cittadini di San Fermo ritengono che serva un maggiore presidio da parte della polizia locale negli orari di ingresso e di uscita degli alunni, e per tutte le scuole della città: è necessario dare un segnale forte, per dissuadere comportamenti poco prudenti da parte degli automobilisti.
Dal canto suo, l’associazione genitori non sta certo con le braccia conserte. Spiega la presidente Tiziana Quinto: «Stiamo preparando una proposta articolata per la riqualificazione e la sicurezza dei percorsi casa-scuola. Li vogliamo rivedere tutti, creando degli ambienti differenti, dividendo il più possibile il transito a piedi da quello veicolare: per esempio, l’ingresso della IV Novembre è veramente pericoloso. È in una strada in cui entrano troppe macchine»..
E il cartello che indica la presenza della scuola, peraltro pagato dai genitori, è insufficiente: «Si potrebbe, invece, trasformare quell’area in zona pedonale nelle ore di punta».
La richiesta di rivedere i percorsi riguarda anche via Monfalcone: «Oltre ad avere problemi di viabilità, è un angolo “grigio”, dove vengono buttati rifiuti di ogni tipo». Inoltre, senza prevenzione non si va da nessuna parte: «Auspichiamo dunque - continua l’appello dei genitori - che venga presto portato nelle classi un progetto di educazione stradale rivolto agli studenti».
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