SICUREZZA
Sgomberato il covo dei pusher
Quattro stranieri arrestati e uno espulso nel blitz coordinato di polizia locale e di Stato

Con uno sgombero in quello che era diventato il covo di alcuni spacciatori nordafricani, si è completata ieri l’operazione contro il traffico di droga nell’Alto Milanese che era stata avviata la scorsa settimana dal nucleo Falchi della polizia locale di Legnano in collaborazione con i colleghi di San Giorgio su Legnano e Canegrate (che da inizio gennaio fa parte di un comando unico guidato dal comandante Ornella Fornara).
Nella mattinata di ieri, giovedì 20, un appartamento in via Manzoni è stato letteralmente liberato grazie all’intervento delle forze dell’ordine: cacciati gli abusivi, ora potrà tornare nelle disponibilità del legittimo proprietario.
Nei locali, ieri gli agenti, hanno trovato un solo occupante, un quarantenne di origini straniere, con precedenti penali, per il quale sono già state avviate le pratiche per l’espulsione. Espulsione che tra l’altro dovrebbe avvenire già oggi.
COMANDI ALLEATI
Lo sgombero è avvenuto a partire dalle 8 grazie agli sforzi dei due comandi di polizia locale e al supporto dei carabinieri. Essendoci un solo residente abusivo, è stato relativamente facile procedere al ripristino della legalità. Lintervento di ieri rientra nell’ambito una serie di indagini portate avanti dai Falchi legnanesi sullo spaccio di droga nella zona, compreso appunto il territorio sangiorgese, dove sembra che alcuni pusher facessero affari d’oro vendendo droga anche in centro al paese.
Due spacciatori tunisini erano già stati arrestati nell’abitazione di via Manzoni la scorsa settimana, mentre altri due erano stati fermati a Cassano Magnago e a Torino, nell’ambito della stessa inchiesta condotta dalla Procura di Busto Arsizio. Era però necessario portare a termine la pratica, procedendo allo sgombero definitivo dell’appartamento usato come punto di riferimento dalla banda di spacciatori, tutti con numerosi precedenti.
RIPRISTINATA LA LEGALITÀ
«Gli agenti sono intervenuti per completare l’attività cominciata la scorsa settimana in collaborazione con i Falchi - commenta il sindaco sangiorgese Walter Cecchin -, si trattava di restituire al proprietario la sua abitazione».
Non è certo la prima volta che in paese si verificano sgomberi di immobili occupati abusivamente: la vicenda più nota è quella di un gruppo di nomadi di origini romena (con minori al seguito) che tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 occuparono, per un certo periodo, delle palazzine costruite da poco ma mai completate del tutto, davanti al centro sportivo Alberti di via Campaccio.
Dopo diversi sfratti, le famiglie trovarono posto prima in una fabbrica dismessa in via Isonzo e poi alle case Aler di via Buozzi, dalle quali vennero di nuovo allontanati.
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