LO STADIO
San Siro, Aceti: «La nostra è la soluzione migliore»
L’ingegnere varesino fa il punto sulla riqualificazione

Con le elezioni amministrative alle spalle, che a Milano hanno visto la riconferma al primo turno di Beppe Sala, si torna a parlare del futuro di San Siro. Inter e Milan spingono per la costruzione di un nuovo stadio ed esortano l’amministrazione a prendere una decisione definitiva per sbloccare i lavori. Ma per gli ingegneri varesini Riccardo Aceti e Luigi Magistretti la soluzione migliore è un’altra, e passa per la ristrutturazione dell’impianto esistente, come da loro stessi proposto e spiegato alla Prealpina in una recente intervista. «Il nostro progetto – spiegano Aceti e Magistretti – rappresenta una soluzione win-win per tutte le parti in gioco: il Comune, i cittadini, le due squadre e gli investitori. Secondo il nostro progetto, i lavori di riqualifica di San Siro saranno realizzati permettendo sempre lo svolgimento delle partite e dei concerti, nel rispetto delle condizioni di accesso e logistiche e seguendo le più rigorose norme di Sicurezza».
Non si tratterebbe poi di un caso isolato in Europa, ma che ha al contrario ha dei precedenti illustri, anche di recente: «Il Real Madrid non ha pensato di demolire il Santiago Bernabeu, ma ha avviato un progetto di ristrutturazione e riqualifica dello stadio, come vorremmo fare noi con il Meazza. Anche a Barcellona il prestigioso Camp Nou verrà riqualificato. In entrambi i casi si è deciso di optare per una scelta economica, finanziaria, costruttiva, affettiva e virtuosa: riqualificare senza ulteriore consumo di suolo».
Ed è l’aspetto economico quello da sottolineare maggiormente, visto che la trasformazione dello stadio esistente costa meno della metà del nuovo stadio prospettato dalle squadre milanesi, meno di 300 milioni, ricavando (stando alle previsioni dei progettisti) le stesse quantità di aree a reddito (come per il nuovo stadio) per attività di sport, cultura, concerti, commerciali, ristorazione, terziario, che daranno quindi incassi negli anni futuri equivalenti a quelli di uno stadio completamente nuovo, ma con meno della metà dei costi.
L’auspicio di Aceti e Magistretti è che al più presto il Comune di Milano istituisca una Commissione Terza Indipendente che confronti le due idee progettuali, da un lato la Riqualifica del Meazza («un Nuovo San Siro nel Meazza») proposta dai due ingegneri varesini, e dall’altro lato il progetto dello Stadio Nuovo sull’area verde del Giardino Facchetti-Maldini; anche al fine di rispettare le scadenze e le tempistiche associate alla cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi Invernali 2026.
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