SARONNO
Droga nel bosco, 32 arresti
Maxiblitz dei carabinieri coordinati dall’Antimafia

Maxioperazione antidroga messa a segno dai carabinieri del comando provinciale di Monza e Brianza e di Milano nel tentativo di estirpare l’attività di spaccio sistematica nell’area boschiva di Lainate. Ben 32 gli arresti eseguiti dai militari del nucleo investigativo nella giornata di lunedì 24 maggio in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip del Tribunale del capoluogo lombardo richiesta dal pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano Gianluca Prisco.
Destinatari del provvedimento cautelare sono stati 22 marocchini, due tunisini e una mezza dozzina di italiani. Uno degli arrestati, quello di un pregiudicato marocchino di 25 anni, è stato seguito a Saronno. Il giovane è stato tradotto al carcere di Busto Arsizio in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Le manette sono scattate anche nei confronti di un cittadino italiano a Domodossola. Altri arresti sono avvenuti nelle province di Milano, Pavia, Como, Cremona, Parma e Novara
Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish e marijuana), insieme a resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione di auto ed armi ed evasione.
L'indagine, avviata dalla stazione carabinieri di Lainate nell'ormai lontano ottobre 2016, ha consentito di documentare una rilevante attività di spaccio di sostanze stupefacenti in tre differenti aree boschivee presidiate da altrettanti differenti gruppi di pusher di etnia maghrebina. «Tutti gli indagati (60 complessivamente di cui anche uno minorenne) erano dediti al reperimento, all'intermediazione e alla consegna e cessione dello stupefacente», hanno spiegato in una nota i carabinieri.
Dall’attività investigativa «è stata rilevata la pericolosità e il loro controllo del territorio, determinato anche da scontri armati, al fine di assicurarsi il controllo delle piazze di spaccio, abili anche nel reperire illegalmente telefoni cellulari e schede telefoniche con intestatari fittizi».
A corroborare la pericolosità dei tre sodalizi criminali nordafricani ed il loro penetrante controllo del territorio, vanno inoltre segnalati alcuni scontri a fuoco, al fine di assicurarsi il controllo delle piazze di spaccio. Infine, sa sottolineare l’abilità degli indagati nel reperire illegalmente telefoni cellulari e schede telefoniche con intestatari fittizi.
Nel corso delle indagini sono stati tratti in arresto altri 25 soggetti in flagranza di spaccio di stupefacenti con relativo sequestro di oltre 20 chili tra cocaina ed eroina, 215mila euro nonché di una pistola con silenziatore e di un fucile con matricola abrasa e vario munizionamento.
Oggi, nell’esecuzione dei provvedimenti cautelari, sono stati infine rinvenuti e sequestrati oltre 23mila euro in contanti.
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