LA RINASCITA
Nuovo look per corso Italia
Approvato il piano urbanistico. Sarà demolito «il palazzo più brutto del quartiere»

La zona del centralissimo corso Italia avrà finalmente un nuovo look e sparirà il «palazzo più brutto del quartiere», come l’ha definito l’altra sera il presidente del consiglio comunale, Pierluigi Gilli, quando è stato definitivamente approvato il piano di recupero. Che è arrivato, caso più unico che raro, con un voto umanime di tutta l’assemblea civica.
A chiarire di che si tratta esattamente è stato l’assessore alla Rigenerazione urbana, Alessandro Merlotti. Perché non si parla solo di rifare una facciata (quella attualmente avvolta dai ponteggi) ma di un intervento destinato a trasformare un intero isolato, anche se la maggior parte di esso è attualmente inaccessibile e “invisibile” per chi passa da quelle parti. Sotto i riflettori c’è l’anonimo caseggiato anni Sessanta che si trova nei pressi dell’incrocio con piazza Avis, uno stabile da tempo abbandonato, dove in passato erano dovuti accorrere anche i vigili del fuoco, dato che c’erano state copiose infiltrazioni d’acqua piovana e cedimenti del controsoffitto al pian terreno. Sarà abbattuto e sarà anche l’occasione per risistemare il complesso edilizio situato alle sua spalle insieme al cortile sul retro. Pochi lo sanno ma è l’area dove nei secoli scorsi si trovava la chiesetta di Santa Marta (che era stata chiusa a fine Settecento), come ha ricordato l’assessore.
In parte si procederà con ristrutturazioni ed in parte con la demolizione e ricostruzione, intervento che riguarda specificamente lo stabile che si affaccia su corso Italia. Il cantiere è a cura di privati: per quanto concerne il pian terreno è prevista una “continuità” con l’edificio adiacente e dunque nuovi spazi commerciali; per il resto sarà a uso residenziale. L’accesso al cortile interno avverrà invece da via Genova, perché il complesso si estende sino alla traversa di corso Italia.
«È prevista - ha chiarito Merlotti - una diversa distribuzione dei volumi, tuttavia senza incidere sui parametri urbanistici». In programma anche il recupero del sottotetto: in tutto si tratterà di uno stabile di sei piani comprendendo quello dei negozi a livello stradale, e che si svilupperà interessando una porzione di vicolo Santa Marta, che è adiacente. Come ha ricordato Lorenzo Puzziferri, consigliere comunale di maggioranza con Obiettivo Saronno, «è un progetto che ci piace anche perché migliora l’impatto energetico di quel complesso edilizio, oltre che l’estetica pregressa».
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