SPESA EXTRA
Saronno, manca un milione
Il Comune costretto a mettere a bilancio la somma per far fronte alle tasse non pagate a causa del Covid
Il Comune ha accantonato con il rendiconto 2020 maggiori fondi per far fronte ai mancati pagamenti legati a Tari e multe non pagate a causa della crisi economica derivata dalla pandemia.
«Nel bilancio di previsione dell’ente locale è necessario un accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità vincolando una quota dell’avanzo di amministrazione - spiega l’assessore al Bilancio Giulia Mazzoldi -. L’ammontare di tale fondo è determinato tenendo conto dei crediti che si prevede si formino nel corso dell’esercizio, della loro natura e dell’andamento degli incassi degli ultimi 5 anni per ciascuna tipologia di entrata. Le entrate considerate ai fini del calcolo del Fdce sono la Tari, le sanzioni da violazione codice della strada, i proventi da locazione di immobili».
L’importo del fondo in questione a fine 2019 ammontava a 2.930mila euro, a questo si aggiunge la quota stanziata nel bilancio 2020 pari a 700mila euro e una quota aggiuntiva di un milione per far fronte al maggior rischio di crediti insoluti, dovuto alla crisi economica legata all’emergenza Covid. L’accantonamento effettivo nel risultato di amministrazione risulta quindi pari a 4.630mila euro.
Da ricordare che il risultato di amministrazione per l’anno 2020 ha registrato un avanzo pari a 12.626mila euro, distinto tra parte accantonata, vincolata, destinata agli investimenti e parte disponibile. La quota accantonata, cioè il risultato di amministrazione che non può essere utilizzato se non con una specifica destinazione, ammonta a 4.681mila euro ed è appunto costituita prevalentemente da 4.630mila euro per accantonamento al fondo crediti dubbia esigibilità e da 50mila euro per il fondo rischi contenzioso.
La parte dell’avanzo vincolato, con entrate destinate a una specifica destinazione di spesa, ammonta a 6.192mila euro ed è costituita da voci di entrata con destinazione specifica di spesa. Nel bilancio si segnalano 226mila euro derivanti dagli indennizzi per abbattimento del patrimonio arboreo destinati al ripristino del verde e 1.738mila euro riguardanti la monetizzazione delle aree standard.
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