IL CASO
Saronno, Oncologia riapre con otto posti letto
L’ospedale riparte. Ma resta il problema del personale

È una promessa mantenuta quella della riapertura dell’oncologia: ci tengono a sottolinearlo dalla direzione Asst Valle Olona, che ha in questi giorni annunciato d’avere riattivato la degenza dell’unità operativa. Gli otto posti letto sono collocati al secondo piano del Padiglione verde, sono già stati accolti i primi due malati.
«Riprendere a ricoverare il paziente oncologico è la dimostrazione che l’Ospedale di Saronno non sta subendo nessun ridimensionamento- fa sapere il direttore medico di presidio, Roberta Tagliasacchi - al contrario, la riattivazione della degenza è avvenuta attraverso logiche migliorative e organizzative rispetto al passato. Il reparto è nuovo, le équipe medica e infermieristica sono state rinnovate con l’ingresso di nuove professionisti di provata esperienza. Tutto ciò con il sostegno dell’importante presenza nel presidio cittadino dell’ematologia e delle cure palliative: la prima fornisce un supporto prezioso durante la fase diagnostica, le seconde si rivelano indispensabili nel caso di dimissione di un malato terminale». È sulla stessa linea il direttore sanitario dell’Asst Valle Olona, Claudio Arici: «Tra i tanti passi verso il progressivo ma prudente ritorno alla normalità questo è certamente tra i più importanti».
Nello scorso settembre erano terminati i lavori di ristrutturazione del day hospital oncologico. Il budget finanziario delle opere è stato di circa 140mila euro. Le opere hanno riguardato l’adeguamento normativo degli impianti elettrici e idrico-sanitari, la revisione del sistema di chiamata degli infermieri, la posa di pavimentazione, le opere di tinteggiatura e finiture varie. Sono stati anche ricavati due nuovi spazi in modo da prevedere l’attività ambulatoriale di terapia del dolore, un front office una sala prelievi e spazi aggregativi. L’intervento è stato mirato a migliorare la privacy dei malati e a assicurare il distanziamento. Da ricordare che l’onlus “Saronno point” ha donato parte degli arredi e attuato altri interventi, per un impegno finanziario complessivo di circa 39mila euro. Nel corso della presentazione del rinnovato day hospital, l’impegno preso dalla dirigenza dell’azienda ospedaliera era stato quello di riaprire al più presto anche la degenza, una promessa che è stata onorata.
Tra le questioni che rimangono sul tappeto vi è però quella del personale medico e sanitario, in particolare per quanto riguarda gli anestesisti, ma anche per diverse altre specializzazioni. Un argomento che è stato a più riprese posto con forza sia dal sindacato, che dal sindaco Augusto Airoldi, il quale ha scritto anche una lettera, assieme a altri 18 sindaci del comprensori, all’assessore alla Sanità, Letizia Moratti, per chiedere un impegno concreto su questo e altri fronti.
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