IL CASO
Saronno, petizione: «Lasciateci la parrocchia»
Raccolta firme per chiedere che il Santuario non sia solo un luogo di preghiera

«Non chiudeteci la parrocchia Santuario»: i residenti in zona hanno avviato una petizione per chiedere alle autorità della diocesi milanese di fare marcia indietro. Era stato recentemente il vescovo ausiliario, Luca Raimondi, nel corso di un incontro coi fedeli che si era tenuto proprio al Santuario della Beata Vergine, a conferma la notizia che da qualche tempo era nell’aria, ovvero che il tempio sacro sarebbe tornato alle sue specificità originarie. Luogo di preghiera, ma non più parrocchia, che era stata costituita nell’agosto del 1986. Perché una volta il Santuario si trovava addirittura fuori città, nella campagna, poi con l’espansione del nucleo urbano era stato via via assorbito dall’abitato saronnese e può essere considerato appena fuori dal centro.
Dunque, 38 anni fa c’era stata la decisione di farlo diventare parrocchia, perchè ormai da quelle parti abitavano tanti cittadini.
L’APPELLO DEI FEDELI
La raccolta di firme per «salvare la parrocchia del Santuario» è stata avviata in questi giorni, con la regia di un consigliere comunale che abita nel quartiere, Luca Davide. «Come i parrocchiani sanno bene, si sta portando avanti l’idea di rendere il nostro Santuario solo e soltanto luogo di preghiera e accoglienza di pellegrini, togliendo il ruolo di parrocchia. Questo potrebbe implicare che non ci saranno più funerali, battesimi, cresime, comunioni, catechismo ed anche l’oratorio estivo al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli e che la parrocchia venga divisa e ridistribuita tra quelle della Sacra famiglia del quartiere Prealpi, San Giuseppe del Matteotti e Santi Pietro e Paolo che poi è la parrocchia centrale».
Davide annuncia dunque l’avvio della petizione, promossa assieme a molti altri cittadini del rione: «L’obiettivo è dunque quello di chiedere che invece il Santuario mantenga ancora il suo ruolo di parrocchia. Per chi è interessato a sottoscrivere questa raccolta firme mi può contattare su Facebook. Si può firmare anche al Centro Fusetti di piazza Santuario o dalla fiorista, sempre in piazzale Santuario».
I TEMPI
I tempi per il ritorno alla funzione originale non sono stati al momento precisati, ma sarebbero relativamente brevi e comunque, probabilmente, se non ci saranno ripensamenti tutto avverrà entro il 2024. Mentre le scelte per quanto concerne gli spazi parrocchiali che si trovano alle spalle della chiesa, nel complesso del Santuario, devono ancora essere definite; oltre alle aree oratoriane ed alle residenze dei sacerdoti c’è la sede del centro giovanile Ufo.
CINQUECENTO ANNI DI STORIA
L’avvio delle opere per l’edificazione del Santuario di Saronno fu nel 1498. Ai tempi c’era una venerata cappella, con una statua della Madonna, in un luogo dove era avvenuta la miracolosa guarigione di un giovane saronnese.
Il Santuario è un tesoro dal punto di vista artistico: ospita le opere di Gaudenzio Ferrari, di Bernardino Luini e Andrea da Corbetta.
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