MIGRANTI
Saronno, profughi nell’ex Ostello
La struttura sarà gestita dalla Croce rossa: ospiterà fino a 30 persone. Sono 32 i Comuni della provincia disponibili all’accoglienza

Un centro di prima accoglienza per migranti nell’ex-ostello di via Sampietro, nel quartiere Matteotti: la struttura - messa a disposizione in comodato gratuito dal Comune, che sarà gestita dalla Croce Rossa in collaborazione con la prefettura, grazie a fondi ministeriali - sarà aperta in tempi brevi e sarà in grado di ospitare sino a 30 persone.
Il progetto è stato presentato ieri mattina, mercoledì 29 novembre, a Villa Gianetti, dal sindaco Augusto Airoldi e dall’assessore ai servizi sociali, Ilaria Pagani, con il prefetto Salvatore Pasquariello, Mario Grassi, presidente del Comitato Cri Insubria Tradate e il prevosto di Saronno Claudio Galimberti. Presenti anche i vertici della forze dell’ordine.
Ad essere utilizzati saranno quindi i locali dell’Ostello dopo che, scaduta la convenzione con i precedenti gestori, nessuno si era fatto avanti per rilevarne la concessione, al fine di farne una struttura ricettiva e di aggregazione sociale. Gli oneri relativi alla gestione degli ospiti della struttura, come pure quelli riguardanti la manutenzione ordinaria e le utenze della struttura, saranno interamente a carico del Comitato Cri dell’Insubria di Tradate, sulla scorta della convenzione in essere tra Prefettura e Cri, di conseguenza senza alcun costo per le casse comunali. «Non è certamente questa la sede per discutere delle politiche migratorie del governo, vorrei però ricordare che Saronno è tradizionalmente una città accogliente – ha sottolineato il sindaco Airoldi – e che l’impegno riguardo all’accoglienza, che sarà in questo caso gestito dalla Cri in sinergia e collaborazione con altre associazione, fa anche parte del nostro programma elettorale».
Il prefetto Pasquariello ha dal canto proprio ringraziato Saronno per la collaborazione dimostrata: «Al momento sono 32 i Comuni della Provincia di Varese che si sono resi disponibili - ha reso noto il prefetto – sui 136 totali; l’intento è in generale di prevedere diverse strutture sul territorio, proprio per favorire l’accoglienza dei richiedenti asilo».
«Attualmente l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale nel territorio della Provincia di Varese è regolata attraverso convenzioni tra la Prefettura di Varese e diversi enti e associazioni del Terzo Settore che si fanno carico dell’accoglienza ed integrazione degli stessi – viene sottolineato nella delibera di giunta che ha dato il via libera all’operazione - in più incontri la prefettura ha richiesto la collaborazione dei Comuni nel reperire la disponibilità per l’accoglienza temporanea delle persone migranti».
L’obiettivo è insomma di far fronte a una situazione sempre più difficile a livello nazionale: «Il Consiglio dei Ministri, lo scorso aprile, ha dichiarato sull’intero territorio nazionale, per sei mesi, lo stato di emergenza - viene ricordato ancora nella delibera di giunta- in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo; i complessi scenari geo-politici, unitamente alle condizioni meteomarine favorevoli, stanno determinando arrivi multipli, consistenti e ravvicinati di migranti, con conseguente sovraffollamento degli hotspot, in particolare quello di Lampedusa, da cui deriva appunto la necessità di ricorrere a urgenti e massicci trasferimenti dei migranti».
Nei giorni scorsi l’accordo per l’accoglienza a Venegono Superiore.
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