CORONAVIRUS
«Rischio 1.200 morti». Bufera su Fagioli
Il sindaco di Saronno, attaccato per un passaggio dell’ordinanza che ferma il mercato, si difende: «Frasi estrapolate solo per screditare l’avversario politico». Ma poi si scusa: «Errore comunicativo»

Il sindaco Alessandro Fagioli sospende il mercato ambulante del mercoledì, riallacciandosi all’ordinanza di Regione e ministero della Salute che vieta temporaneamente manifestazioni pubbliche come misura anticontagio.
Fin qui tutto bene, sia pure nella gravità del momento stretto tra la preoccupazione per il contagio da Coronavirus e il rischio di cadere nella psicosi (strade deserte, assalto ai supermercati).
Ma, c’è un ma. All’interno dell’ordinanza, il primo cittadino leghista, citando i dati generali del contagio (229 positivi e 7 decessi, dato del pomeriggio di martedì 25, ndr), ottiene il 3% dei decessi, arrivando dunque ad ipotizzare, nel caso di contagio che colpisse l’intera popolazione di Saronno (circa 40mila abitanti), uno scenario apocalittico con 1.200 vittime nella sola città degli Amaretti. Discorso paradossale, si dirà, ma scritto nero su bianco con numeri che, nella loro fredda essenza, mettono i brividi.
Apriti cielo! Immediate le reazioni a livello sia locale che nazionale. Il primo a intervenire sulla questione, con una lettera indirizzata al prefetto di Varese Enrico Ricci , è il consigliere comunale indipendente saronnese Francesco Banfi. Il quale riporta alla lettere il contenuto dell’ordinanza, con ovvia sottolineatura del passaggio relativo alle possibili 1.200 vittime: «In tutta onestà e coscienza, mi chiedo come sia possibile dichiarare e scrivere simili cifre indicanti decessi non scientificamente suffragati e, nel contempo, mantenere la popolazione in uno stato di legittima e necessaria serietà lontana da isterismi. Ho già fatto presente a mezzo posta elettronica al comune di Saronno e al sindaco Fagioli che sarebbe opportuno quantomeno rivedere lo scritto».
L’argomento è stato poi abbondantemente ripreso sia da organi d’informazione (in primis fanpage.it, poi agenzie di stampa e quotidiani a diffusione nazionale) che da esponenti politici regionali e nazionali, come il consigliere regionale Pd Samuele Astuti, il senatore Alessandro Alfieri ed esponenti del Movimento 5 Stelle oltre al deputato saronnese di Italia Viva Gianfranco Librandi e all’altra esponente varesina dei renziani Maria Chiara Gadda.
LA REPLICA
E il sindaco? La replica di Fagioli arriva. Ed è tutt’altro che una “frenata”: «Stiamo vivendo un’emergenza sanitaria di fronte alla quale le istituzioni locali stanno cercando di mettere in campo azioni misurate, serie e responsabili. Questo è il caso dell’ordinanza con la quale ho annullato lo svolgimento del mercato per scongiurare il rischio di proliferazione del coronavirus». Fin qui tutto bene. Ma sui 1.200 morti? «All’interno del provvedimento sono stati inseriti concetti esemplificativi atti a rafforzare il senso del fenomeno in corso, sottolineando il possibile coinvolgimento dei soggetti più deboli a maggior rischio di ricovero. Evitando il contagio si scongiura il probabile intasamento delle strutture sanitarie e la ripresa della vita normale. Con rammarico, devo constatare che qualcuno ha deciso di fare polemica anche in una situazione particolare come questa, decidendo di estrapolare singole frasi dell’ordinanza solamente con l’obiettivo di screditare l’avversario politico e generare scandali mediatici. Allo stesso tempo debbo constatare, con altrettanto rammarico, quanto fatto da alcune testate on-line che in questa occasione hanno deciso di non fare informazione ma gossip mediatico. Si invitano i cittadini a seguire il decalogo delle buone prassi al fine di evitare possibili contagi».
Poi però la posizione del primo cittadino si ammorbidisce: «Innanzitutto sottolineo che l’ordinanza in oggetto ha avuto valore solamente per questa mattina ed è quindi già scaduta. Ammetto che c’è stato un errore comunicativo e se questo ha scaturito allarme me ne scuso, non era la mia intenzione. Detto questo rimane validissima la motivazione principale per la quale ho deciso di introdurre questo e altri provvedimenti, la tutela della salute pubblica dei miei cittadini. È fondamentale continuare ad avere massima fiducia nella scienza e nella medicina così come nelle istituzioni e seguire tutte le indicazioni di prevenzione. In questo modo certamente riusciremo a superare anche questo difficile momento e torneremo a fare una vita normale».
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