L’ALLARME
Saronno, strage di pesci
L’improvvisa secca del Lura fa scattare l’allarme. Interviene la polizia locale

Odore nauseabondo e finestre di casa obbligatoriamente chiuse in questo caldo fine settimana d’agosto per tanti saronnesi, quelli che abitano nei pressi del tratto cittadino del torrente Lura, che al risveglio sabato 21 agosto si sono trovati i loro appartamenti invasi da una puzza insopportabile, un fetore provenienti dal corso d’acqua.
Fra i sassi che si trovano nel letto del Lura, dove d’acqua in questi giorni ne è rimasta pochissima o è sparita del tutto, ci sono infatti tanti pesci morti sorpresi da una improvvisa secca. Mentre sono centinaia, probabilmente migliaia i pesci che ormai allo stremo stanno cercando di sopravvivere nell’ultimo punto dove in città c’è ancora un po’ d’acqua, dove si forma una “vasca” all’altezza di via Tommaseo, a due passi dalla zona pedonale del centro. Molti apparivano agonizzanti. E dire che lì erano apparse nuove specie.
Superstiti da salvare
Molte le chiamate al comando della polizia locale e i sopralluoghi eseguiti in mattinata dagli agenti, sia per protestare per la puzza che per invocare aiuto per i pesciolini che si trovano nella “vasca”, sulla cui superficie ci sono peraltro molti esemplari già morti.
È stata informata l’amministrazione civica e si stanno valutando gli interventi del caso: i volontari del Gruppo cittadino di protezione civile hanno già dato la loro disponibilità per un intervento su più fronti. Innanzitutto è necessario rimuovere i pesci morti, percorrendo il tratto locale del torrente, mentre si sta pensando a come alimentare con continuità la pozza dove si trovano i sopravvissuti.
Si sta anche pensando di riattivare un vicino idrante stradale in modo da fornire acqua fresca da immettere per tenere bassa la temperatura dell’acqua e garantire che sia ossigenata adeguatamente.
Problema per due chilometri
Il tratto dove si sta registrando il problema si sviluppa per circa due chilometri fra il centro e la periferia, da via Tommaseo dove il torrente torna in superficie proveniente da nord (nell’area ospedaliera è interrato), a via Filippo Reina sino al confine con Caronno Pertusella.
C’è soltanto un rivolo d’acqua e in alcuni punti niente del tutto e molti pesci (si tratta di vaironi, specie autoctona) sono stati evidentemente colti alla sprovvista e non sono riusciti a mettersi in salvo. E dal torrente si sprigiona una puzza insopportabile: nelle vicinanze villette e molti condomini.
Trasloco nel fiume Olona
Se qualche temporale non risolverà la situazione nelle prossime ore, l’ipotesi è di trasferire i pesci del Lura che sono sopravvissuti nel vicino fiume Olona. Vanno recuperati uno a uno dalla “vasca naturale” in cui sono attualmente imprigionati in via Tommaseo: era andata proprio così sei anni fa quando per la prima volta si era verificato questo problema, ed era intervenuto il Nucleo faunistico della polizia provinciale.
Quella volta nella vasca ce n’erano addirittura a migliaia, soprattutto di piccole e piccolissime dimensioni; ed è probabile che anche stavolta si sia su questo ordine di grandezza.
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