SHOPPING
Vetrine senza prezzi, un esposto
Il referente di Federconsumatori denuncia: «Non tutti i negozi sono in regola»

«Nell’intenso weekend del “Black friday“, non tutti i negozi di Saronno sono apparsi in regola». La denuncia viene dall’ex segretario locale di Federconsumatori, Adriano Bevelacqua, da sempre attento a queste tematiche e al rispetto delle normative da parte dei commercianti.
Nell’occasione ha compiuto un accurato sopralluogo nel centro cittadino e sarebbero emerse diverse “magagne“, che il diretto interessato ha documentato fotograficamente segnalando tutto al comando della polizia locale per gli interventi del caso; ci sarebbero esercenti che rischiano salate sanzioni.
Anche in vista del boom dello shopping che si registra abitualmente nel periodo delle ormai imminenti festività natalizie, in questi giorni nelle vie del centro Bevelacqua è andato a compiere una serie di controlli e realizzando un vero e proprio reportage con le immagini delle problematiche che ha riscontrato. In particolare, spiega, durante una passeggiata con l’occhio dell’esperto nelle strade centrali ha trovato una mezza dozzina di negozi che, a dispetto delle norme, non esponevano alcun prezzo in vetrina. Magari c’era l’indicazione di più o meno forti sconti in concomitanza del Black friday, ma nessun prezzo era stato chiaramente esposto; per conoscerlo i clienti erano obbligati a entrare e farne richiesta diretta all’esercente.
Stesso copione per un fiorista che opera in città: «L’indicazione del prezzo era un optional, non ce n’era neppure uno ad indicare il costo delle pianticelle esposte fuori dal punto vendita» fa notare Bevelacqua.
Per quanto riguarda le normative sui prezzi, a non rispettarle sono stati trovati negozi con le più diverse tipologie merceologiche, ma in particolare del settore dell’abbigliamento.
L’esperto ha dato uno sguardo anche al mercatino allestito in centro città durante il fine settimana, sottolineando alla vigilanza urbana la presenza di alimenti, in particolare della frutta, che sul retro di uno degli stand era stata lasciata in cassette appoggiate direttamente a terra mentre per questioni igieniche sarebbe stato preferibile evitarlo: «Alzarle non costa nulla, sarebbe stata una forma di rispetto per i consumatori».
Notate anche due ragazze, fioriste “abusive“, che si aggiravano nelle vie centrali cercando di vendere la loro merce ai passanti e anche porta a porta, entrando pure nei cortili: anche loro sono state segnalate alla polizia locale per gli accertamenti del caso.
Da parte di Bevelacqua, e di altri attivisti delle associazioni per la tutela dei consumatori, l’intenzione è quella di proseguire anche nel prossimo futuro l’opera di monitoraggio in città, segnalando puntualmente eventuali anomalie alla vigilanza urbana.
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