SENZA RISPETTO
Saronno, writers in azione al cimitero
Sul tetto di una delle cappelle storiche è comparso un murale

Chi l’ha scoperto l’ha definito un oltraggio al cimitero maggiore: sono stati i cittadini a dare l’allarme e ad avvisare le forze dell’ordine, perché questo fine settimana qualcuno è entrato nel campo santo di via Milano, è salito sul tetto di una delle cappelle del corpo storico del cimitero, che si trova sul lato verso la ferrovia e via Morandi, e ha realizzato un grande murale, una scritta-disegno, probabilmente con quella che è la propria “sigla” di writer, “Fos“, che adesso compare in bella vista proprio sotto la croce che sovrasta la struttura, fra le più antiche del complesso cimiteriale.
LO SDEGNO
Un blitz che sta suscitando lo sdegno di tanti cittadini: tramite il passaparola e i social, la notizia dell’accaduto si è diffusa a macchia d’olio e già ieri mattina, domenica 20 novembre, molte persone sono andate a vedere, per sincerarsi di quel che era avvenuto. «Incredibile, non c’è rispetto neppure per il cimitero» il commento più diffuso di chi si è fermato a guardare. Con la richiesta alle autorità comunali di intervenire subito e cancellare la scritta. E magari anche di avviare qualche opera di restauro e sistemazione della parte più vecchia del cimitero, che risale all’Ottocento e che ha bisogno di sistemazioni fra muri scrostati e cadute di calcinacci. Invero, è stato imbrattato anche il muro perimetrale con scarabocchi proprio nei pressi della cappella che è stata presa di mira.
LA SCRITTA ANARCHICA
Non solo il cimitero però è stato preso di mira: anche di fronte, negli ultimi giorni è comparso un enorme graffito. In questo caso una iniziativa evidentemente non legata a quanto avvenuto al camposanto, e che riguarda una protesta “politica”. A caratteri cubitali, lungo un buon tratto di via Milano sulla recinzione dell’ex Isotta Fraschini e proprio di fronte al cimitero maggiore, si legge “Fuori Alfredo dal 41 bis” seguito da un simbolo degli anarchici. Fa evidentemente riferimento a un caso di cui si sta parlando a livello nazionale, quello dell’anarchico Alfredo Cospito, condannato all’ergastolo come uno dei responsabili dell’attentato avvenuto la notte fra il 2 e il 3 giugno 2006 alla scuola allievi carabinieri di Fossano in provincia di Cuneo, dove vennero fatti esplodere due pacchi bomba, che per fortuna non ferirono nessuno. Cospito è detenuto a Sassari con un regime particolarmente duro, di quasi isolamento.
CITTÀ IMBRATTATA
Gli imbrattamenti con la vernice spray a Saronno intanto non si contano più. Ultimamente quella più presa di mira è stata, dagli anarchici, la recinzione di cantiere dell’area dismessa dell’ex Cantoni fra via Miola e via Don Marzorati. Ma di graffiti ce ne sono praticamente ovunque, fra centro e periferia. Negli anni scorsi l’allora sindaco Alessandro Fagioli aveva allestito una “task force” comunale perché fossero eseguite rapide pulizie con la ritinteggiatura dei muri imbrattati. Ma tenere il passo dei writers non è affatto semplice, come nel caso del sottopassaggio pedonale di piazza dei Mercanti: appena ritinteggiato si è subito di nuovo riempito di scritte e disegni.
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