VIABILITÀ DA RIVEDERE
Schiranna ad alto rischio: «Noi pedoni dimenticati»
La protesta: strisce cancellate, pochi marciapiedi, erbacce. La vita di chi cammina nel quartiere di Varese è sempre più un percorso a ostacoli
Mancano i marciapiedi e quelli che ci sono “combattono” contro la vegetazione e hanno l’asfalto sbriciolato. La segnaletica orizzontale è assente oppure sbiadita. Gli attraversamenti sono pericolosi, soprattutto quando le auto sbucano ad alta velocità da una curva cieca. Alla Schiranna, in quella parte del quartiere separata dal lago di Varese dalla Provinciale, gli anni passano, ma i problemi di sicurezza legati alla viabilità sono sempre gli stessi. Destinati ad acuirsi con l’inizio delle scuole, quando bambini e ragazzi, da soli o insieme ai genitori, dovranno muoversi, per raggiungere le fermate dei mezzi pubblici e le aule, lungo strade che sembrano concepite solo per i mezzi a motore e non per chi a va piedi.
Da lì, tra l’altro, prendono il pullman per la Scuola Europea una dozzina di giovani studenti che hanno già iniziato a correre rischi quotidiani, dato che l’istituto sul Montello apre prima di quelli pubblici. La fermata è in via Vigevano, tra le vie Palmieri e del Molino, davanti al marciapiede che corre lungo un lato dell’area feste. E gli utenti arrivano in massima parte da via Palmieri, dove c’è il grande complesso residenziale Baricco. Un percorso a ostacoli, come racconta un genitore, Massimo Dioguardi Burgio, a nome degli altri: «I ragazzi, ma anche gli anziani e chi spinge un passeggino, in via Palmieri hanno un marciapiede a disposizione solo in un primo tratto e poi c’è il nulla. Bisogna camminare sulla strada, sperando che le auto, non sempre rispettose dei limiti di velocità, non ti travolgano e sperando che non arrivi un bus urbano, che occupa quasi tutta la via. Senza dimenticare la presenza di una vegetazione che ostruisce il passaggio e non è curata da nessuno».
L’articolo completo sulla Prealpina di mercoledì 11 settembre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
© Riproduzione Riservata