LE PROSPETTIVE
Scuole: due accorpamenti, nessuna chiusura
Il dirigente provinciale Giuseppe Carcano rassicura sul 2025/26. L’istituto comprensivo “Vaccarossi” di Cunardo assorbito dall’IC di Marchirolo, i plessi del “De Amicis” di Gallarate suddivisi tra “Cardano-Padre Lega” e “Ponti”

«Non chiuderà nessuna scuola. Ci saranno due accorpamenti, ma per gli studenti e le famiglie cambierà poco o nulla». Giuseppe Carcano, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, fotografa la situazione delle scuole in provincia di Varese, alla luce della delibera sul dimensionamento per l’anno scolastico 2025-26. Il calo demografico – sensibile anche nel Varesotto, come in tutta Italia – porterà inevitabilmente in futuro a nuove fusioni tra istituti (e anche a chiusure). Al momento però, sul nostro territorio, la situazione non è ancora da allarme rosso.
NO CHIUSURE
«Non sono previste chiusure ma due accorpamenti – annuncia il Provveditore - l’istituto comprensivo “Vaccarossi” di Cunardo verrà assorbito dall’IC di Marchirolo, mentre i plessi del “De Amicis” di Gallarate verranno suddivisi tra due istituti comprensivi della città, il “Cardano-Padre Lega” e il “Ponti”. Rispetto al servizio per gli studenti non cambia niente. Ciò che cambia è la perdita di autonomia delle scuole che verranno accorpate».
D’altronde si tratta di decisioni inevitabili, considerando che il “Vaccarossi” di Cunardo era sceso per due anni consecutivi sotto la soglia dei 400 studenti (per la precisione 378) e non è più possibile andare in deroga.
Per quanto riguarda il “De Amicis” di Gallarate (anch’esso sottodimensionato con i suoi 572 alunni) si procederà a una razionalizzazione, anche in vista della costruzione dei nuovi poli scolastici di Madonna in Campagna e Cajello-Cascinetta. Andrà invece in deroga – essendo al primo anno sotto soglia – l’Istituto comprensivo di Vergiate (593 alunni).
QUESTIONI INTERNE
Ma quali sono le principali criticità da affrontare quando si deve ricorrere a un accorpamento? «Le difficoltà sono tutte interne all’organizzazione scolastica – risponde il dottor Carcano -: si tratta di armonizzare due organici. Inoltre c’è la perdita di titolarità dei dirigenti, perché ovviamente resta in carica un solo preside, così come un solo direttore dei servizi amministrativi. Ma, appunto, sono questioni interne alla scuole. Per i genitori e per gli studenti cambia poco o nulla».
PRATICHE ONLINE
Questo è abbastanza intuitivo quando una scuola viene assorbita da un altro istituto della stessa città; ma quando l’accorpamento avviene con un polo scolastico di un altro comune? (È il caso dell’IC di Cunardo, che verrà “assimilato” da Marchirolo): «Anche in questo caso i disagi sono molto ridotti - garantisce il Provveditore -. Certo, la segreteria non sarà più a Cunardo, sarà a Marchirolo, ma ormai le iscrizioni si fanno online e i documenti cartacei sono pochissimi. I genitori perciò non dovranno fare avanti e indietro da un comune all’altro, ormai le pratiche si possono sbrigare in gran parte da casa. E gli studenti troveranno ancora gli insegnanti che già avevano, a meno che qualcuno di loro non decida di andarsene».
TENDENZE DEMOGRAFICHE
Una cosa è certa: se le attuali tendenze demografiche non si invertiranno, in futuro accorpamenti e chiusure saranno sempre più frequenti (in tutto il Paese, non solo in provincia di Varese): «Sì, nei prossimi anni ne vedremo un bel po’», conferma Carcano.
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