PORTALE EDUSCOPIO
Il miglior liceo è a Saronno
Le scuole territoriali restano di buon livello ma arretrano in classifica. Il Crespi di Busto perde qualche colpo

Saronno va bene, Busto si difende, ma Varese, Gallarate e Legnano stentano, se non arrancano.
Stando all’ultimo annuale aggiornamento del portale Eduscopio, gestito da Fondazione Agnelli, il quadro scolastico di un territorio che dalle Prealpi e dal confine elvetico scende fino a Milano non lascia affatto a desiderare, ma certo non primeggia come un tempo, quando a fare notizia a seguito della prima comparsa di queste classifiche, aggiornate ogni anno, fu il punteggio assegnato al liceo classico Crespi che ne fece la migliore scuola d’Italia: da un lato perché, per quanto si tenti di spezzare lance a favore degli altri indirizzi, il classico è ancora considerato la punta di diamante fra le superiori; dall’altro perché nessun altro, dalle Alpi alla Sicilia, riuscì a eguagliarne il punteggio.
Dal ricordo di quei fasti la realtà attuale esce ridimensionata forse più di quanto sia effettivamente. Tra i classici, già lo scorso anno primeggiava il Legnani di Saronno, che anche stavolta si conferma in un primato che per esistere e resistere deve però tenere l’ago del compasso saldamente puntato sul capoluogo di provincia per una circonferenza di trenta chilometri. Se la stessa circonferenza fosse tracciata da Milano, il liceo saronnese scenderebbe al terzo posto, superato da un liceo brianzolo e da un paritario milanese.
Più in basso ancora scenderebbe qualora si tenessero in considerazione tutte le province lombarde, dove a primeggiare è il classico di Lecco. Alle spalle del Legnani s’incontrano il Crespi di Busto e il Pascoli di Gallarate, quarto dopo il Volta di Como. Arrancano decisamente il Galilei di Legnano, settimo, e il Cairoli di Varese, solo ottavo nella classifica limitata alla sola provincia.
La stesso si ripete per quanto riguarda i licei scientifici, dove la palma del migliore in provincia spetta all’Arturo Tosi di Busto Arsizio, che già lo scorso anno si segnalava tra i migliori in assoluto. Allargando il raggio di ricerca, però, comincia a scivolare: appena qualche decimo di punto lo arretra alle spalle di Como e qualcosa in più lo distanzia anche da un liceo di Pavia che pare essere il migliore della Lombardia.
Tuttavia, in ottica nazionale, i motivi di riscatto non mancano: benché settimo in Lombardia, il Tosi di Busto è sempre migliore di tutti gli scientifici di Roma, Firenze, Venezia, Napoli, Palermo e di altri capoluoghi, ma dovrà ancora lavorare se vuole superare anche Bologna e Torino.
Più complicata si fa la chiave di lettura per quanto riguarda gli istituti tecnici: economici e tecnologici sono inseriti in classifiche differenti a seconda che si entri nell’ottica di proseguire gli studi (l’unica qui proposta in tabella) o di interromperli alla ricerca di lavoro. Emblematico può essere il caso dell’Ite Tosi: terzo nel proprio circondario in quanto a preparazione per l’università, decade addirittura al decimo posto nell’indice di occupazione e dodicesimo per coerenza tra studi compiuti e lavoro trovato. Tra i tecnologici, lo stesso capita al Torno di Castano Primo, secondo solo ad un istituto comasco per quanto riguarda la preparazione universitaria, nello stesso perimetro di chilometri precipita fino al quarantunesimo posto in quanto a occupazione dei neodiplomati.
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