AMBULANTI
Sesto Calende, ecco il nuovo mercato
Presentata in Comune la nuova distribuzione dei banchi

Dopo tre lunghi anni di attesa, un referendum per chiedere il parere di cittadini, alcune proposte che hanno fatto storcere il naso a moltissimi, qualche lite e prese di posizione da parte di tutti gli attori coinvolti, una manciata di osservazioni di cittadini e di associazioni di categoria, l’amministrazione comunale di Sesto Calende ha presentato oggi, 29 gennaio, l’aspetto definitivo che avrà il mercato settimanale. Tutti i 74 banchi torneranno in centro, verrà utilizzata anche piazza Mazzini, si sfrutterà il tratto più defilato di via Roma e sul lungo fiume ci sarà una sola fila di banchi.
Il nuovo schema, presentato in sala consiliare dal sindaco Giovanni Buzzi, ha tenuto conto delle osservazioni proposte una ventina di giorni fa da Patrick Panza, presidente del Gruppo Artigiani e Commercianti e Terziario Avanzato della città sul fiume, che ha coordinato la stesura del progetto in collaborazione con la Federazione Italiana Venditori Ambulanti, con l’Associazione Nazionale Venditori Ambulanti Confesercenti Lombardia, con l’Associazione Pro Sesto Calende e con Confcommercio Gallarate e Malpensa.
Il disegno di Panza è nato in risposta all’assetto che era stato presentato a novembre dall’amministrazione che prevedeva il ritorno in centro solo di una parte di banchi mentre una piccola percentuale sarebbe rimasta in via Lombardia, zona periferica dove tutto il mercato era stato spostato in emergenza durante la pandemia. Idea che non era piaciuta a nessuno e aveva sollevato molte polemiche. E fatto decidere al sindaco di programmare la raccolta di osservazioni che si è conclusa a metà gennaio: dalle preposte giunte in Comune e dalle conseguenti nuove considerazioni fatte da Buzzi e dai suoi collaboratori si è arrivati alla disposizione presentata oggi.
Servirà ancora qualche tappa burocratica, ma entro la fine dell’anno ambulanti e cittadini potranno tornare a godersi il mercato del mercoledì tra le vie del centro.
© Riproduzione Riservata