IL FUORIPROGRAMMA
Inneggia al diavolo in chiesa: cacciata
Momenti di tensione durante la prima messa post-lockdown a Sesto Calende, protagonista una donna senza mascherina né guanti
Prima messa nella chiesa parrocchiale di San Bernardino della “fase 2” con fuori programma.
Una donna di mezza età, senza mascherina e senza guanti, è entrata in chiesa ieri mattina farfugliando frasi sconnesse inneggianti al diavolo e senza ascoltare il collaboratore parrocchiale che le intimava di coprirsi almeno il viso si è seduta in una delle panche.
Il collaboratore ha cercato di convincere la donna a indossare una mascherina recuperata in sacrestia, ma questa non ha voluto sentire ragioni e con la forza poi è stata allontanata dal luogo sacro.
Ad inaugurare la ripresa delle funzioni è stato il prevosto don Luigi Ferè alla presenza di una trentina di fedeli che hanno rispettato il distanziamento realizzato con un adesivo collocato sulle panche.
Durante la funzione la quasi totalità dei fedeli si è avvicinata al sacerdote per ricevere l’ostia consacrata custodita in un contenitore. Durante questa distribuzione don Ferè ha indossato mascherina e guanti secondo il nuovo rituale posando sulla mano del fedele l’ostia. Da ieri gli orari delle messe nelle chiese sestesi sono cambiati con l’aumento delle funzioni a causa delle limitate capienze: per San Bernardino 200 fedeli, per l’Abbazia di San Donato, dove la messa è stata celebrata ieri pomeriggio per la prima volta alle 18, posti limitati a 115.
Lunedì mattina in San Bernardino, come previsto non c’è stato lo scambio della pace; al termine i fedeli sono usciti dalla chiesa dal portone centrale mentre l’ingresso è previsto dalle porte laterali per consentire i controlli necessari.
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