LA TRUFFA
«Nonna ti prego ho il Covid, paga per me»
Anziana derubata di preziosi e denaro da una banda

«Sono Marta, nonna, sono gravissima, devo fare subito due iniezioni contro il Covid altrimenti non ce la fanno a salvarmi qui in ospedale. Ma costano tanto. Ti prego, dammi i tuoi gioielli come deposito, poi il papà potrà pagare lui le iniezioni. Ma intanto nonna ti prego aiutami tu».
La voce affannata e disperata di una ragazza, all’altro capo del telefono. E la nonna, 83 anni, che è autosufficiente e vive da sola in un appartamento di Sesto Calende, non ci pensa su due volte a intervenire in aiuto della nipotina: del resto, sa che Marta (il nome è di fantasia, ndr) studia in università a Torino e che è positiva al virus. La ragazza, sempre più concitata e affranta, intanto le racconta che non può intervenire direttamente il padre né la mamma, perché entrambi sono positivi, così come gli zii. La nonna, anche se con problemi nel camminare, non ci pensa su due volte a salire sulla scala e a recuperare dal nascondiglio in cui li teneva anelli, braccialetti, orecchini: la nipotina, che nel frattempo l’ha tenuta al telefono ed è sempre più disperata, le chiede di fare in fretta, di consegnare i preziosi a una sua amica che sta arrivando, anzi, è già arrivata al portone della palazzina della nonna. Sono le 17.30 del giorno dell’Immacolata. L’anziana si trascina giù, porta anche mille euro in contanti che teneva in casa e consegna tutto a una giovane donna che è lì ad attenderla. A parte i diecimila euro dei gioielli, è il valore sentimentale che pesa.
Ecco, la truffa è consumata. Perché di truffa si è trattato: la nipote era sì positiva ma in attesa del tampone di controllo e quindi in buona salute. «E io e mia moglie, qui a Sesto, non abbiamo contratto il virus - spiega il figlio dell’anziana mentre si sta recando a denunciare la truffa - La verità è che, purtroppo, mia mamma è incappata in un gruppo di delinquenti senza scrupoli. E questo nonostante sapesse benissimo che non doveva dare retta né aprire a nessuno: quando mi ha chiamato era convintissima che si trattasse di Marta».
Una truffa del genere può essere messa a segno solo da professionisti, una banda che sfrutta l’effetto sorpresa negli anziani e fa richieste strappalacrime nell’agganciare la vittima. Individui senza scrupoli che sanno fare leva sui sentimenti e sugli affetti delle persone. A quanto racconta il figlio della signora, solo qualche giorno fa un approccio simile è stato sventato da un’altra anziana, che ha riappeso il telefono in faccia a chi le stava propinando una storia simile per ottenere del denaro, sempre in zona.
A tutto questo si aggiungono anche delle scampanellate notturne, verso le tre o le quattro del mattino, a casa di altri anziani di Sesto: a chi risponde al citofono la richiesta è quella di farli salire per “parlare”, perché “è urgente: la prego mi ascolti”.
Per fortuna gli anziani non sempre si sono lasciati commuovere, ma le truffe legate all’emergenza Covid sono sempre più frequenti. Il consiglio, come sempre e per tutti, è solo uno: non aprire, tantomeno consegnare denaro e preziosi, denunciare alle forze dell’ordine.
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