L’ORDINANZA
Portici affollati. Il sindaco li chiude
Sesto Calende, divieto di “stazionare” dalle 16 all’alba del giorno dopo. Multe da 400 a 1000 euro

Dopo il ritorno della Lombardia in fascia gialla anche a Sesto Calende i cittadini non hanno rispettato le regole contro gli assembramenti e il sindaco Giovanni Buzzi ha emanato una ordinanza che resterà in vigore fino al 16 gennaio.
Il provvedimento stabilisce che è fatto assoluto divieto di stazionare sotto i portici e passaggi pedonali situati tra la piazza Garibaldi e il viale Italia dalle ore 16 alle ore 6 del giorno successivo.
Possono transitare ma non stazionare, in deroga al divieto, le persone anagraficamente residenti o comunque che accedono alle abitazioni private come parenti, addetti all’assistenza, commensali, le persone che svolgono la propria attività lavorativa, i clienti degli esercizi commerciali, gli addetti al servizio di consegna a domicilio.
L’ordinanza del sindaco Giovanni Buzzi precisa che le violazioni sono punite con sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a 1000 euro.
Il sindaco ha adottato il nuovo provvedimento «perché quello precedente che avevo emesso il 10 luglio in seguito a diversi episodi accaduti nel centro cittadino era scaduto. Con il nuovo allentamento delle restrizioni purtroppo gli assembramenti sono tornati in centro città».
La precedente ordinanza del sindaco era stata adottata a luglio per tentare di limitare gli effetti negativi della “movida” nel centro dove erano avvenute risse e danneggiamenti di proprietà private.
In quell’ordinanza il sindaco scriveva che «nonostante gli specifici servizi di contrasto non è stato possibile far rispettare compiutamente le norme sul divieto di assembramento, sul distanziamento sociale e sull’obbligo di utilizzare i dispositivi di protezione individuale».
La conseguenza più restrittiva era stata l’obbligo di chiusura dei locali di somministrazione delle bevande all’una e mezza di notte, il divieto di vendita dall’una e, mezz’ora più tardi, il divieto di consumare alimenti e bevande su area pubblica o privata a uso pubblico.
Contro l’ordinanza a difesa dei gestori dei locali, si era schierato il Gruppo Commercianti che, con il suo presidente Patrick Panza, aveva chiesto al Comune di modificare gli orari accusando l’amministrazione cittadina di aver emesso l’ordinanza senza aver consultato l’associazione degli operatori commerciali.
Era stato poi il vicesindaco e assessore al commercio Edoardo Favaron ad accogliere le richieste con una nuova ordinanza, che critardava la chiusura dei locali alle ore 2 con il divieto di stazionare sotto i portici di piazza Garibaldi dalle 20 alle ore 8.
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