L’AMBIENTE
Rane in pericolo. Salvate
Centinaia di vite salvate da due Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Ticino. Con il passare degli anni, il delicato equilibrio che garantiva ad essere umani ed animali di convivere nelle stesse aree, è stato pericolosamente ritrattato a danno di, ovviamente, quelle piccole creature che, limitate dall’incapacità del linguaggio, non hanno la possibilità di trattare e dialogare per vedere rispettati i loro diritti e per non vedersi portare via quella che, in fin dei conti, è a tutti gli effetti la loro casa.
Strade costruite in aree verdi, abitazioni erette in vie dove una volta dominava il verde, cantava qualcuno, hanno costretto numerose specie animali a doversi adattare a situazioni a dir poco paradossali, figlie di una indifferenza che a volte l’uomo manifesta nei confronti del regno animale.
Ed è il caso delle rane agili o rane dalmatine per essere precisi, una specie protetta da una direttiva europea che sta vedendo il proprio habitat naturale sempre più eroso.
Questa specie di ranidi, con l’arrivo della primavera, è solita deporre le proprie uova in piccoli rigagnoli d’acqua, canali o fossi che, purtroppo, sembrano non essere più così presenti.
Complice anche un periodo di particolare siccità che ha prosciugato i corsi d’acqua, alcune rane, non trovando stagni o altri luoghi a loro più familiari, sono state costrette a deporre le proprie uova in piccole pozzanghere sul ciglio della strada, una contingenza che avrebbe sicuramente portato i futuri girini a morire anzitempo, schiacciati dalle macchine di passaggio o ancor peggio, morire essiccati all’interno di quella stessa pozza che si sarebbe velocemente diradata.
Fortunatamente per la futura famigliola di rane il destino ha preso una piega differente. Mino Manca, un ricercatore del Parco Ticino, che svolge il monitoraggio sugli anfibi all’interno del progetto Life Ticino Biosource, si è accorto della paradossale situazione intervenendo assieme a due Guardie ecologiche volontarie per trasferire le uova dei piccoli anfibi in una zona stagnante adeguata per la riproduzione della specie protetta di rane.
In circa tre settimane le uova si schiuderanno e i volontari del Parco Ticino monitoreranno la situazione per tutelare la salvaguardia della specie protetta.
© Riproduzione Riservata