DANZA E TEATRO
Sfidare la verticalità danzando
“Au bout des doigts”: uno spettacolo di circo alpinismo site-specific alla Torre del Castel Baradello di Como

È danza verticale, è arte performativa, è circo alpinismo, è arte circense, è musica dal vivo, è tecnologia a basso impatto ambientale: Au bout des doigts, lo spettacolo site-specific creato e diretto dal coreografo Piergiorgio Milano che nei suoi lavori fa costantemente interagire danza, circo e teatro con una curata ricerca estetica e mettendo al centro la forza dell’immagine. Con all’attivo studi alla scuola di circo Flic di Torino e al centro nazionale di arti circensi Le Lido di Tolosa, oltre che alla scuola per lo sviluppo della nuova danza di Amsterdam, Milano è stato tra l’altro cofondatore del collettivo 320Chili, uno dei primi gruppi italiani di circo contemporaneo. I suoi lavori come coreografo sono stati sostenuti e presentati da alcuni dei più importanti teatri europei e il suo background artistico, come coreografo e come performer, comprende circo, danza, teatro e ari marziali. È stato coreografo per il film Il flauto magico prodotto da Paco Cinematografica Roma e per il 15-world design festival di Milano.
Au bout des doigts è uno spettacolo che sfida la verticalità con l’eleganza, la naturalezza e l’imprevedibilità dell’arrampicata sportiva il 25 e il 27 luglio alla Torre del Baradello di Como, di cui sarà rivelato un volto nuovo e ancora mai visto attraverso luci, musica e coreografie, muovendosi sulle pareti del Castel Baradello, monumento storico che domina Como. Interpreti della performance sono Gabriella De Arcangelis, Elisa Melis, Maria Brunale, Gaia Panero, Julia Kraus e Anne Marjamaki, la realizzazione del rigging è di Louis Schwartz e Jeremy Caillette, la musica dal vivo di Steeve Etonno, la direzione tecnica e le luci di Alberto Ciafardoni.
Lo spettacolo, anticipazione della stagione «Fair play 2025-2026» del Teatro Sociale di Como e inserito in un progetto realizzato con il contributo di Regione Lombardia nell’ambito del bando Olimpiadi della Cultura 2025-2026, e con la collaborazione del Comune di Como, del Parco Spina Verde e di Slow Lake Como, fa dialogare performer acrobatici con la natura circostante e, grazie a un allestimento a impatto ambientale zero, con luci alimentate da energia solare, assenza di cavi e rumori artificiali, esprime un assoluto rispetto del paesaggio, con ogni elemento scenico e performativo pensato in armonia con l’ambiente naturale. Le due serate si configurano dunque come un omaggio alla montagna e al gesto atletico come forma d’arte, rientrando nel progetto La Montagna va in scena che unisce l’arte performativa, l’opera lirica, la divulgazione e lo sport nell’ottica di promuovere la sostenibilità, l’inclusione e la consapevolezza ambientale: lo spettacolo sarà anche preceduto, alle 20, da una passeggiata a cura delle guide di Slow Lake Como che racconteranno la storia e aneddoti del Parco della Spina Verde fino alla Torre del Bardello.
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