LA SFURIATA
«Lavorate meglio o vi blocco»
Blitz del sindaco Antonelli nei cantieri per la fibra ottica: «Troppi disagi»

Il detto recita che «l’occhio del padrone ingrassa il cavallo». Ieri mattina, venerdì 3 maggio, Emanuele Antonelli l’ha interpretato a modo suo, da sindaco, tanto che - appena sveglio - ha deciso di compiere un blitz a sorpresa fra i vari cantieri di Open Fiber sparsi per la città.
Così ha convocato un tecnico comunale e con lui ha cominciato a girare per le strade della zona del Tribunale e poi per quelle di Sacconago interessate dall’intervento di posa della fibra ottica.
Più che un sopralluogo, «diciamo che ho fatto una piccola cazziata agli operai che, secondo me, non stavano facendo le cose come si dovrebbe».
E la fine del tour è stata scandita da una comunicazione secca all’azienda che si sta occupando di questa operazione in tutta la città: «Ho suggerito che devono fare le cose per bene - riassume il primo cittadino - e ho detto loro chiaro e tondo che, se non si mettono subito a compiere gli interventi in maniera perfetta, settimana prossima li dovrò bloccare un’altra volta». Punto e amen.
D’altronde quello dei cantieri per la fibra ultraveloce è un problema che accomuna Busto e tutte le altre città - e sono tantissime - che hanno deciso di fare questo sacrificio degli asfalti in vista di collegamenti internet super veloci.
Perché sulla valenza di questi sistemi di connessione nessuno mette becco, «anzi mi dicono che dove funzionano sono ottimi», ma se oltre agli scavi bisogna sopportare riparazioni tardive e fondi stradali rovinati senza che ce ne sia bisogno, per Antonelli non ci sono storie: «O si fa come dico io, oppure si fermano ancora».
Ciò per ricordare che lo stop ai lavori è già avvenuto almeno tre volte nella sola Busto, quando in Comune sono giunte decine di lamentele per perforazioni eseguite lontano dai marciapiedi e quindi causa di avvallamenti pericolosissimi, oltre che anti-estetici.
Ci sono state vie che Open Fiber è stata obbligata a riasfaltare perché il primo intervento era insoddisfacente. Ora quella situazione - nel marasma dei sub-abbalti che caratterizzano il progetto - si starebbe ripetendo.
«Proprio perché ci tengo alla mia città, ho deciso di fare questo giro senza avvertire nessuno», precisa ancora Antonelli. «Purtroppo questi operai hanno spesso fretta di fare le cose, ma questa non è una buona consigliera. Basta vedere i tracciati degli scavi che non sono prossimi ai cordoli in certi punti. Non ho fatto nulla di strano che avvisare che bisogna fare le cose molto meglio».
Altrimenti, nonostante il velenoso braccio di ferro dei mesi scorsi, da Palazzo Gilardoni si imporrà una nuova pausa di riflessione.
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